I carabinieri della stazione di Erice hanno denunciato due persone per il reato di abbandono di rifiuti in concorso in quanto ritenuti presunti responsabili di aver smaltito rifiuti pericolosi, e non, nel sottobosco nei pressi del cimitero comunale. La scoperta dei militari dell’Arma è stata fatta durante un normale servizio di perlustrazione e controllo del territorio sulla strada provinciale1 Difali.
Una discarica vicino la strada
Ad essere stati individuati in un’area boschiva all’arteria provinciale una grande quantità di rifiuti di vario genere, speciali e non, tra cui un monitor, Pc, valigie, vestiti, materiale di risulta, telefoni cellulari, materiale elettrico e altro ancora. Da qui sono stati sviluppati una serie di accertamenti finalizzati alla ricerca degli autori del reato. Da alcuni quaderni di scuola e da un dispositivo Gps per auto, fornito da una compagnia di assicurazione, i carabinieri risalivano ad una famiglia trapanese che contattavano, tramite i social network, convocandoli presso la stazione per i chiarimenti del caso.
La ricostruzione
Da un confronto avuto con i componenti familiari veniva fuori che, nel mese di aprile scorso, avevano fatto alcuni lavori di ripristino e sgombero della loro abitazione, affidando lo smaltimento di rifiuti di vario genere ai muratori stessi che stavano effettuando la rifunzionalizzazione dell’immobile. A loro sarebbero stati consegnati 80 euro per le spese di smaltimento per smaltire il materiale in un apposito centro smaltimento rifiuti. Considerati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dai carabinieri, i due soggetti di 49 e 52 anni venivano denunciati all’autorità giudiziaria.
Un’altra denuncia nei giorni scorsi
Una donna di 35 anni nei giorni scorsi è stata arrestata per combustione illecita di rifiuti dai carabinieri dopo essere stata sorpresa nel trapanese a bruciare diversi tipi di materiali nel trapanese. I militari, impegnati in un normale servizio di perlustrazione e controllo del territorio, notando un’alta e consistente colonna di fumo nero, si sono precipitati sul posto per capire cosa stesse bruciando, anche per prevenire ulteriori incendi boschivi come accaduto pochi giorni addietro. A pochi passi dal fuoco, in un terreno sito in via Salemi, hanno accertato la presenza di una donna intenta a gestire le fiamme che venivano alimentate di tanto in tanto con materiale vario. Secondo gli inquirenti la donna in pochi minuti avrebbe dato fuoco non solo a legni e sterpaglie ma anche a diversi rifiuti in plastica.
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