Avevano trasformato l’appartamento alle case popolari di Erice, occupato abusivamente, in un bunker dove spacciare droga. Blitz antidroga dei carabinieri nel Trapanese, due pregiudicati arrestati.
L’appartamento protetto da grate
L’operazione è stata portata avanti dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Trapani, con il supporto delle stazioni di Erice e Trapani-Borgo Annunziata, nonché del nucleo cinofili di Palermo Villagrazia. Ad essere stato organizzato un mirato servizio antidroga che ha portato all’arresto di due pregiudicati di 40 e 43 anni. In particolare, i carabinieri hanno perquisito un appartamento di edilizia popolare ad Erice, i cui accessi erano protetti da grate in ferro chiuse con mandate e lucchetti, compreso il portone d’ingresso del tipo blindato.
La droga gettata nello scarico del bagno
All’interno, i militari dell’Arma hanno rinvenuto tracce di sostanza stupefacente del tipo hashish in un wc e sul retro del sanitario. Ulteriori controlli nelle tubature e nei tombini, svolti con l’ausilio del vigili del fuoco, hanno permesso di rinvenire altri frammenti di hashish, per un totale di 25 grammi, due bilancini di precisione e varie buste in plastica. In pratica i due avevano verosimilmente tentato di sbarazzarsi del materiale detenuto illecitamente gettandolo nel wc, non appena si erano accorti della presenza dei militari dell’Arma.
Anche il libro mastro
Nel prosieguo dell’attività sono stati rinvenuti circa 600 grammi di mannitolo, sostanza generalmente utilizzata per tagliare lo stupefacente, una dose di cocaina, materiale vario utile per il confezionamento delle dosi, la somma contante di 720 euro nonché foglietti e block notes su cui erano annotati quantitativi in grammi di sostanza stupefacente e il corrispettivo pagato. Nel vano soggiorno erano presenti, inoltre, un video citofono e un monitor a colori collegato ad un sofisticato circuito di videosorveglianza che permetteva di controllare tutte le angolazioni esterne della palazzina.
I provvedimenti
Entrambi in un primo momento hanno avuto gli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida, così come disposto dal sostituto procuratore di Trapani. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e, valutato lo stato degli atti, ha ritenuto di confermare i domiciliari con braccialetto elettronico.
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