Dagli arresti domiciliari continuava a spacciare droga. Per questo motivo per un uomo di 30 anni di Trapani si sono riaperte le porte del carcere. Ad ammanettarlo la polizia che lo ha scovato stupefacente in casa e persino un minore che consumava spinelli.
Aveva violato le prescrizioni imposte da una precedente misura cautelare, scattata dopo l’arresto per spaccio di stupefacenti, il pregiudicato accompagnato in carcere, dagli agenti della squadra mobile della questura di Trapani, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla corte di appello di Palermo. L’uomo, un trentenne trapanese agli arresti domiciliari, nel corso di un controllo improvviso degli agenti di polizia, eseguito anche con unità cinofile, era stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish e di un coltello recante tracce di sostanza stupefacente.
In casa erano stati trovati anche due giovani, di cui uno minore, intenti a fumare spinelli, evidentemente forniti proprio dallo spacciatore. La situazione è stata, quindi, segnalata all’autorità giudiziaria che ha disposto un aggravamento della misura cautelare e per il pusher si sono aperte nuovamente le porte del carcere.
Appena due giorni fa i carabinieri di Priolo Gargallo nel siracusano hanno arrestato un 42enne, con precedenti per detenzione di sostanze stupefacenti per fini di spaccio, reato di cui deve rispondere ancora una volta. L’uomo, appena 10 giorni fa era stato arrestato poiché durante la perquisizione della sua abitazione, i carabinieri avevano sequestrato 15 bustine di hashish per un peso di 17 grammi e 8 grammi di marijuana anch’essa già suddivisa in dosi, insieme ad un bilancino di precisione e materiale per confezionare le dosi. Questa volta nell’abitazione del 42enne i carabinieri hanno rintracciato e sequestrato 80 grammi di hashish e 70 grammi di marijuana, nascosti nel cassone di una delle tapparelle della casa, oltre ad un bilancino di precisione.