Un caso di legionella è stato registrato a Mussomeli dove domenica mattina una donna di 62 anni è arrivata in ospedale con febbre e gravi sintomi respiratori.
La donna è stata sottoposta a test rapido del tampone, effettuato al Sant’Elia di Caltanissetta, che ha dato esito positivo per la legionella.
La paziente, visto il quadro critico, è stata intubata e trasferita in elisoccorso al reparto di Rianimazione dell’ospedale di Castelvetrano.
Il primario di Malattie Infettive dell’ospedale Sant’Elia Giovanni Mazzola dice: “La legionella può dare una forma di polmonite interstiziale bilaterale in maniera simile al Covid-19. E’ consigliabile dunque eseguire la ricerca del coronavirus nel liquido di lavaggio bronchiale”.
Sempre in tema di legionella, malattia al quanto pericolosa, il 3 agosto scorso la Procura di Siracusa ha aperto una inchiesta sulla morte per legionella di una dipendente del tribunale ricoverata all’ospedale di Siracusa. Per il momento, “il fascicolo è a carico di ignoti” aveva spiegato a BlogSicilia il Procuratore di Siracusa, Sabrina Gambino, ma saranno sotto osservazione tutti i movimenti della donna per svelare l’origine dell’infezione batterica. Secondo quanto sostenuto dal direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, il contagio non sarebbe riconducibile alla permanenza della paziente nella struttura sanitaria, in ogni caso l’azienda ha avviato i controlli in tutto l’ospedale, a cominciare dai condizionatori d’aria e dalle condotte idriche”.
Da quanto emerge da alcune fonti, la dipendente avrebbe trascorso un periodo di tempo lontano da Siracusa ed è quello che intendono verificare i magistrati della Procura. Saranno, comunque, spulciate le cartelle cliniche della paziente.
L’augurio di tutti è adesso che la donna ricoverata a Castelvetrano possa salvarsi nonostante il quadro clinico critico.
La legionella deve il nome all’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della American Legion riuniti in un albergo di Philadelphia causando ben 34 morti su 221 contagiati (erano presenti oltre 4.000 veterani).
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