I documenti medici trovati nell’ultimo covo del boss Matteo Messina Denaro stanno aiutando gli investigatori a ricostruire almeno gli ultimi periodi della sua lunghissima latitanza.
Nell’appartamento di vicolo San Vito, a Campobello di Mazara, sono stati scoperti decine di referti, fatture e prescrizioni relative a diverse patologie, anche oculistiche, che risalgono a prima del 2020, anno in cui con certezza il boss si è trasferito nel centro del trapanese e si è fatto operare di cancro al colon nell’ospedale di Mazara del Vallo.
I documenti sono stati rilasciati da diversi professionisti tra i quali alcuni di Marsala e Trapani. Ai medici il boss lasciava il numero di cellulare come contatto.
E proprio “seguendo” i telefonini i magistrati stanno cercando di ricostruire mosse e rapporti del capomafia. Si tratterebbe di sim diverse da quelle trovate nel covo di Campobello: le celle telefoniche agganciate guideranno gli investigatori ai luoghi frequentati da Messina Denaro, i tabulati saranno utili a ricostruire la sua rete di contatti.
Ordine dei Medici di Trapani sospende Tumbarello
Intanto, l’ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Trapani, dopo l’arresto del dottore Alfonso Tumbarello, considerato un favoreggiatore del boss Matteo Messina Denaro, (è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico) lo ha sospeso “ope legis, fino a quando perdurerà la misura cautelare”. L’Ordine darà corso ad un procedimento disciplinare.
“Massima fiducia nella magistratura”
“Rimaniamo in attesa – ha affermato il presidente dell’ordine Vito Barraco – di conoscere l’esito della vicenda giudiziaria, confidando nell’accurato e delicato lavoro della Magistratura e su cui riponiamo massima fiducia”.
“Necessaria giusta cautela”
“Già nelle settimane scorse – precisa ulteriormente il presidente dell’Ordine dei Medici di Trapani – avevamo audito i due medici indagati, Tumbarello e Zerilli, malgrado non abbiamo mai ricevuto ufficiale comunicazione da parte degli organi inquirenti e giudicanti. E’ di tutta evidenza, comunque, che il provvedimento adottato nei confronti del dottor Tumbarello necessita, da parte dell’Ordine dei Medici, della giusta cautela fino a quando le risultanze investigative e giudiziarie non saranno meglio definite ed inquadrate”.
“Trasparenza del dottor Zerilli”
“Per quanto riguarda il dottor Filippo Zerilli, del quale apprezziamo la trasparenza che si evince dalla nota stampa diffusa dallo stesso in autonomia – continua Barraco – questo Ordine ha preso atto delle spiegazioni fornite in fase di audizione e, anche in questo caso non avendo ricevuto né solleciti né dispositivi ufficiali da parte degli organi inquirenti, non può che attenersi a quelle regole di deontologia e rispetto etico proprie del “Giuramento di Ippocrate” a cui ogni medico fa riferimento svolgendo la sua professione”.
Domani l’interrogatorio di garanzia
Intanto è stato fissato per domani alle 11, nel carcere palermitano Pagliarelli, l’interrogatorio di garanzia del medico del boss Matteo Messina Denaro, Alfonso Tumbarello, arrestato ieri con le accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e falso ideologico e di Andrea Bonafede, cugino e omonimo del geometra di Campobello che ha prestato l’identità al padrino, finito in cella con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena aggravati.
Il medico ha avuto in cura il boss per due anni
Tumbarello, per due anni, ha avuto in cura il boss al quale ha prescritto oltre cento tra farmaci, analisi e terapie intestandole falsamente al geometra Bonafede, suo assistito che godeva di ottima salute, pur sapendo che il suo paziente era in realtà il capomafia ricercato.
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