Ennesimo arresto eseguito dai Carabinieri del Provinciale di Trapani per il reato di maltrattamenti in famiglia. Questa volta accade a Pantelleria dove i Carabinieri dell’isola hanno tratto in arresto B.G. classe 59 responsabile di aver minacciato e aggredito la coniuge dopo l’ennesima lite.
La donna ormai allo stremo decideva di denunciare le vessazioni subite al Comandante della Stazione che, d’intesa con l’autorità Giudiziaria ha avviato le indagini. Da tempo infatti il 62enne minacciava, agendo con violenza fisica nei confronti della vittima.
Al culmine dell’ennesimo episodio, questa volta, la donna ha chiamato subito i Carabinieri che, giunti presso l’abitazione dei due, trovavano l’uomo, ubriaco, che aggrediva e minacciava la vittima. L’uomo è stato arrestato e il Gip ha deciso per il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Appena sabato scorso per unaltro episodio analogo i Carabinieri della Stazione di Custonaci (TP) unitamente a personale della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento “Sicilia”, avevano tratto in arresto, per i reati di maltrattamenti in famiglia e danneggiamento, G.V. un pregiudicato 24enne di San Vito lo Capo.
Il soggetto, in atto sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G., si è reso responsabile di maltrattamenti nei confronti della compagna convivente. L’uomo è stato sorpreso dai militari operanti in evidente stato di ubriachezza mentre, durante l’ennesima lite, malmenava la donna. Quest’ultima, terrorizzata, implorava a gran voce aiuto.
Le urla attiravano l’attenzione di alcuni vicini di casa che cercavano di opporsi con l’intento di far cambiare idea al prevenuto che rispondeva lanciando una bottiglia in vetro danneggiando una finestra dell’abitazione attigua alla propria.
È stato necessario l’intervento dei Carabinieri, prontamente giunti sul posto, a ripristinare la situazione e constatare e valutare l’atteggiamento del giovane, che da tempo terrorizzava la compagna con comportamenti violenti, motivo per il quale veniva arrestato e posto agli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida. L’arresto veniva convalidato dall’Autorità Giudiziaria con applicazione del braccialetto antistalking.