sono 600 gli ettari di verde distrutti nell'incendio dello scorso anno

Diecimila nuovi alberi per Pantelleria, lanciata campagna di crowfunding

È stata lanciata oggi a Palermo la campagna straordinaria di crowdfunding ideata e realizzata dal Comitato Parchi per Kyoto, in collaborazione con il Comune di Pantelleria, Federparchi-EuroParc Italia, Kyoto Club, Legambiente, Marevivo e il Dipartimento Scienze Agrarie e Forestali (SAF) dell’Università degli Studi di Palermo.

Hanno partecipato: Antonio Ferro, Presidente Comitato Parchi per Kyoto, Angela Siracusa, Vice Sindaco di Pantelleria, Edoardo Zanchini, Vice Presidente Nazionale Legambiente, Giuseppe Barbera, Università di Palermo, Tommaso La Mantia, Università di Palermo, Fabio Galluzzo, Presidente Marevivo Sicilia, Gianfranco Zanna, Presidente Legambiente Sicilia, Gianni Silvestrini, Direttore Scientifico Kyoto Club e Giuseppe Antoci, Presidente Federparchi Sicilia.

La campagna straordinaria, che terminerà a marzo 2018, è tra le più importanti iniziative di raccolta fondi mai realizzate in Italia a sostegno dell’ambiente: ha come obiettivo il recupero e la riforestazione di circa 10-15 ettari dell’isola (da 1.000 a 700 alberi a ettaro) dei 600 ettari andati distrutti nell’incendio doloso del maggio 2016. L’evento è stato considerato uno dei più disastrosi avvenuti sull’isola negli ultimi 35 anni, avendo colpito circa il 10% della sua superficie totale, a seguito del quale il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha istituito il 28 luglio 2016 il Parco Nazionale di Pantelleria, il 24° in Italia e 1° in Sicilia.

A oggi sono stati già raccolti circa 32mila euro grazie al contributo di parecchi cittadini che hanno aderito all’iniziativa e ad alcune aziende nazionali che hanno sostenuto la campagna: Terna, il Consorzio EcoTyre e Naturalmente Organic Cosmetic.
L’intervento consiste nella ripiantumazione di specie autoctone nelle aree degradate con la messa a dimora di nuovi alberi e piante ottenuti da semi già raccolti a Pantelleria, nel rispetto della biodiversità locale, e conservati in vivaio grazie alla collaborazione con il Dipartimento SAF dell’Università degli Studi di Palermo. In questa operazione vengono privilegiate le specie rare o minacciate, come il pino di Aleppo, il pino marittimo, lecci, piante e arbusti caratteristici della macchia mediterranea, che saranno in seguito manutenute per 5 anni. La pianificazione degli interventi proseguirà con l’organizzazione delle attività nelle aree bruciate e la direzione dei lavori di esbosco, anche per il corretto successivo utilizzo delle biomasse.

Il progetto è sostenuto dalla campagna di crowdfunding, che avrà la durata di 365 giorni, in partnership con la PlanBee, società che gestisce la prima piattaforma web dedicata alla raccolta fondi per opere civiche in Italia, soprattutto di natura ambientale. Il termine crowdfunding indica una raccolta collaborativa di contributi che punta a sensibilizzare la collettività alla donazione spontanea di denaro per sostenere la realizzazione di interventi virtuosi legati alla cura dei beni comuni e alla qualità della vita. Attraverso la pagina dedicata al progetto http://www.planbee.bz/it/project/10.000-alberi-per-pantelleria si punta al coinvolgimento diretto dei cittadini e degli amici dell’isola. Per sostenere la campagna, ogni utente-donatore potrà registrarsi al portale ed effettuare la donazione, grazie alla quale contribuirà alla rinascita dell’area interessata dal rogo. La donazione minima per la donazione di 1 albero viene fissata a 35 € e sul portale sarà possibile donare contributi per un massimo di 200 alberi. Le donazioni inferiori ai 35 € confluiranno in un fondo comune che porterà alla piantumazione di ulteriori alberi.

L’isola di Pantelleria mostra evidente nel suo paesaggio agrario e forestale i segni di un rapporto positivo tra i caratteri dell’ambiente e le attività dell’uomo. La coltivazione della vite e del cappero, le forme striscianti dell’olivo, gli alberi di agrumi protetti nei giardini evidenziano come alla limitatezza delle risorse l’uomo abbia risposto con intelligenza adeguando le proprie necessità ai caratteri naturali. Stessa cosa può dirsi per i boschi isolani. Grande valore ambientale ma anche grande risorsa economica che, nei secoli, è stata assecondata da tecniche che ne hanno consentito la sua sopravvivenza e, insieme, l’uso economico (legno, ghiande, frutti, carbone). L’incendio, per la sua vastità e intensità (mai a memoria d’uomo se ne ricorda uno analogo), avrebbe rischiato di arrestare questo rapporto positivo tra gli uomini e gli alberi del bosco se ad esso si fosse reagito con tecniche selvicolturali sbagliate, minando la stabilità della struttura e i caratteri della biodiversità. L’intervento di Forestazione avverrà con il contributo del Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali dell’Università di Palermo e mira ad evitare questi rischi attraverso un attento monitoraggio delle aree incendiate, la creazione di un piano di gestione che per ciascuna di esse identifichi i corretti interventi, la raccolta in loco dei semi delle specie forestali presenti in modo da assicurare al momento dell’intervento di rimboschimento la disponibilità di materiale genetico autoctono”.

Coinvolti nella campagna di raccolta fondi anche gli operatori economici del territorio e imprenditori regionali oltre che nazionali, che intendano contribuire alla causa e compensare parte delle emissioni di CO2 prodotte dalle proprie attività con la piantumazione di alberi sull’isola. Ogni albero piantato permette, infatti, l’abbattimento di una quantità stimata in circa 700 kg di CO2 nel corso del suo intero ciclo di vita. Le aziende interessate a contribuire con donazioni al progetto possono rivolgersi alla segreteria organizzativa: segreteria@extracomunicazione.it.

 

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