“Urgente discutere all’Ars la mozione del M5S sul deposito nazionale dei rifiuti radioattivi presentata lo scorso 13 dicembre. Non si può attendere oltre ed abbiamo il dovere di raccogliere le istanze e le preoccupazioni espresse da più parti. L’Ars deve prendere una posizione chiara e netta sulla questione, come già hanno fatto i sindaci della provincia di Trapani”.
Lo ha detto la deputata regionale trapanese del M5s, Cristina Ciminnisi, a margine del consiglio comunale straordinario di Trapani, dove i sindaci della provincia, associazioni ambientaliste e società civile, hanno manifestato l’assoluta contrarietà all’allocazione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito in uno dei siti individuati, dalla Sogin nella Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI), a Trapani (nelle campagne di Fulgatore) e Calatafimi-Segesta (poco distante dal Parco Archeologico).
Il deposito anche in provincia di Trapani
La Carta Nazionale delle aree idonee individua 51 zone i cui requisiti sono stati giudicati in linea con i parametri di idoneità, tra cui i due in provincia di Trapani.
Ciminnisi nel corso del suo intervento ha depositato agli atti il testo della mozione, impegnandosi a richiederne la tempestiva calendarizzazione ed ha rivolto ai sindaci del territorio, ad associazioni e società civile un invito “a condurre una mobilitazione congiunta, senza distinzione di appartenenze e colore politico, per chiedere al Governo Regionale, come indicato nella mozione, a dichiarare l’indisponibilità ad accogliere la sede del Deposito per i rifiuti radioattivi nei siti individuati nei comuni di Trapani e di Calatafimi-Segesta”.
Il no del Pd
“Pensare di trasformare una porzione di territorio della provincia di Trapani in una discarica di rifiuti nucleari è una follia nella follia: non solo perché le aree individuate, quelle di Calatafimi Segesta e Fulgatore, sono zone a forte valenza agricola e turistica ma anche perché trasferire le scorie in Sicilia, via mare, significherebbe un aggravio di costi del tutto ingiustificabile. Oltre che un incremento del rischio di inquinamento ambientale che potrebbe provocare danni inimmaginabili”.
E’ perentorio il no del segretario regionale del PD Anthony Barbagallo della deputata nazionale Giovanna Iacono e del deputato trapanese dei Dem Dario Safina dopo che la Carta nazionale delle aree idonee per il deposito nazionale delle scorie radioattive (Cnai) ha individuato tra le cinque zone italiane anche la provincia di Trapani quale area idonea al deposito.
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