“Prosegue l’iter dei lavori per l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Oggi in commissione Affari Costituzionali si è votato il mandato al relatore con l’obiettivo di arrivare presto in Aula per l’approvazione”. Lo afferma Elisa Tripodi, componente del direttivo del Movimento 5 Stelle alla Camera e relatrice della Commissione d’Inchiesta sulla piccola sparita da Mazara del Vallo il 1 settembre del 2004.
Dopo 17 anni di “lacune e zone d’ombra”
“Come relatrice del provvedimento – aggiunge Tripodi – voglio sottolineare l’istituzione di questa commissione, proprio come sta avvenendo con il caso di David Rossi, serve a far luce su un caso che ha scosso tutta l’Italia per 17 anni, sulle sulle presunte lacune e le zone d’ombra che ancora persistono, per restituire un quadro chiaro alla famiglia di Denise, che aspetta la verità sulla scomparsa della bambina da troppi anni”, conclude.
Le altre reazioni
“Abbiamo appena approvato definitivamente in commissione il testo per istituire la commissione d’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone. Un grande passo in avanti. Ora verrà trasmesso all’aula della Camera dei deputati e spetterà alla conferenza dei capigruppo calendarizzarlo. Come la sua famiglia e tanti cittadini, ci auguriamo molto presto per fare chiarezza sul caso dopo oltre 17 anni”. Lo conferma con un post su Facebook il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia, del M5S.
“Avanti con la commissione d’inchiesta sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone. Bene l’approvazione in I commissione alla Camera del provvedimento necessario per la sua istituzione. Ci auguriamo ora tempi brevi in Aula affinché il Parlamento possa presto contribuire a dare il proprio contributo per raggiungere la verità”. Così i deputati Lega in commissione Affari costituzionali della Camera: Igor Iezzi (capogruppo), Simona Bordonali, Flavio Di Muro, Ketty Fogliani, Cristian Invernizzi, Laura Ravetto, Alberto Stefani, Gianni Tonelli, Edoardo Ziello.
L’ex ministro Bonafede
“Sono intervenuto questa mattina in commissione Giustizia alla Camera dei deputati per dichiarare il convinto sì del MoVimento 5 Stelle alla proposta, a prima firma della deputata Alessia Morani, di istituzione della Commissione monocamerale d’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone”. Lo dichiara, in una nota, l’ex ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
“Da mazarese – aggiunge Bonafede – sono particolarmente soddisfatto che si istituisca questa commissione chiamata a fare luce sulla sparizione della piccola Denise, avvenuta il 1º settembre 2004 proprio a Mazara del Vallo. Si tratta di una vicenda che ha addolorato e che addolora tutti gli italiani e che merita il massimo impegno del Parlamento. Accogliamo con favore dunque l’iniziativa e lavoreremo affinché la commissione raggiunga risultati importanti”.
L’ex pm Angioni a processo per false dichiarazioni
“La ricerca della verità per Denise Pipitone è chiaramente una maratona, con diversi ostacoli per giunta, e non certo una strada facile o veloce. Il processo che mi coinvolge ha delle fasi e decisioni tecniche, che occorre rispettare salva ogni valutazione, di volta in volta, secondo le facoltà che le leggi mi riconoscono in quanto imputata”. Lo ha scritto sul suo profilo Facebook il giudice Maria Angioni, sotto processo, in Tribunale, a Marsala, per false informazioni al pm nell’ambito di indagini sul sequestro della bambina sparita a Mazara del Vallo il primo settembre 2004.
Un caso che tra i primi investigatori ha visto proprio la Angioni, quando era pm a Marsala. Adesso, è accusata di avere riferito, lo scorso anno, il falso in tre circostanze parlando di “depistaggi” nelle prime indagini dopo il sequestro.
“Non preoccupatevi o protestate di fronte ad alcuni provvedimenti è una cosa che mi crea dispiacere anche come magistrato. Il mio processo è sempre un importante veicolo di interesse per la vicenda, per la bambina che fu rapita, per la ragazza che speriamo riabbracci la famiglia. Contribuisce a tenere sveglia l’attenzione, riattiva le discussioni e le riflessioni mediatiche e sui social, scaccia via il silenzio e l’oblio: in attesa e nella speranza, ovviamente, di una svolta, e di una buona notizia”.
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