Si torna a parlare della scomparsa di Denise Pipitone da Mazara del Vallo. Nelle ultime ore il caso è tornato alle cronache nazionali dopo che su Ore 14, trasmissione Rai, sono si è parlato di nuove intecettazioni che porterebbero ad una pista Rom. Alcune telefonate e una voce potrebbero avvalorare la tesi, per ritrovare la bambina scomparsa, diciotto anni fa, il 1° settembre 2004.
Anche negli anni scorsi si era già parlato di pista rom grazie ad un video realizzato con un telefonino dell’epoca da una guardia giurata che operava a Milano. La guardia riprese una bambina che parlava italiano e veniva chiamata Danàs, all’interno di un gruppo di presunti rom. Poi nel 2005 i carabinieri di Sondrio ricevettero una segnalazione: una donna egiziana aveva riconosciuto Denise in alcuni scatti mostrati da una cittadina kosovara che l’aiutava nelle faccende di casa. I militari si attivarono e fecero irruzione in una festa ma non trovarono nè la donna del video e nemmeno la bambina.
Ora però spuntano altre intercettazioni che non erano state prese in considerazione in precedenza. “Allo stato attuale – si legge in un documento – si sconoscono le risultanze emerse dalle intercettazioni in corso, ritenuto che non è stato ancora possibile all’individuazione d’interprete conoscente la lingua da questi parlata”. In altre parole non si sa cosa venga detto nelle intercettazioni perché non fu trovato un interprete: “Ore 14” chiede quindi di poterle riportare all’attenzione degli inquirenti.
Intanto sono trascorsi diciotto anni senza Denise Pipitone. Nelle scorse settimane l’appello della madre Piera Maggio, #18anniSenzaDenise. Si tratta ancora oggi di uno dei casi di cronaca che ha suscitato più scalpore in Italia. In tutto questo tempo, Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, non ha mai smesso di cercare la sua bambina. “Sei nei nostri cuori”, diceva. Processi, inchieste non sono riuscite a far luce sul rapimento della bambina che viveva con la madre Piera Maggio e il padre legittimo Tony Pipitone mentre il padre naturale è Pietro Pulizzi.