“L’inquinamento dei mari dovuto alla presenza delle plastiche, sia macro che micro, è una problematica serissima che stiamo affrontando anche in Parlamento”.
Lo ha detto Giuseppe Marinello, Presidente della Commissione Permanente Territorio, Ambiente, Beni Ambientali del Senato, intervenuto ieri pomeriggio nel corso del Workshop: “Politiche di gestione delle risorse ittiche e interventi strutturali: opportunità o sfide per la politica comune della pesca?” che si è tenuto ieri pomeriggio nel complesso monumentale Filippo Corridoni di Mazzara del Vallo in occasione di Blue Sea Land, l’expo dei cluster del Mediterraneo. dell’Africa, del Medio Oriente organizzato dal Distretto della Pesca e Crescita Blu insieme al Centro di Competenza Distrettuale e Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, Distretti Produttivi di Sicilia, in collaborazione con la Regione Siciliana, Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forsetali, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’ICE, e con il patrocino del Comune di Mazzara del Vallo ed in partenership con Rotary International, Banco Alimentare e Tuttofood.
Il rispetto e la costruzione di regole comuni è stato un altro tema affrontato nel corso della tavola rotonda da Dario Cartabellotta, Presidente del Dipartimento Pesca Mediterranea della Regione Siciliana. “Il 50 per cento degli organismi marini presentano plastiche nel loro intestino. Tutto questo deve farci riflettere; bisogna rilanciare la pesca, intendendola anche come la cultura dei saperi e e dei sapori“, ha detto Franco Andaloro, Dirigente dell’Istituto Superiore per la protezione e la ricerca Ambientale. Come portare sostenibilità al settore sella pesca? Gioacchino Fazio, dirigente generale del Dipartimento Affari extraregionali della Regione Sicilia, ha presentato un progetto al quale hanno partecipato undici Paesi e ventiquattro partenership. “ Il nostro lavoro – ha detto Fazio- è stato quello di indagare, studiare , analizzare il tema della competitività per cercare di capire come portare sostenibilità a questo settore. Siamo un Paese con una forte richiesta di prodotti ittici, ma la domanda non è adeguatamente compensata con l’offerta”.
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