Sono già 11 i giorni di sciopero della fame dei poliziotti penitenziari in servizio al carcere di Trapani. La protesta nasce per la grave carenza di organico non solo nella casa circondariale Cerulli ma in tutte le carceri dell’Isola.
Intanto domani a Palermo è previsto un vertice tra il Capo della Polizia Penitenziaria della Sicilia Gianfranco De Gesu con le segreterie regionali dei sindacati per chiedere ulteriori sforzi rispetto l’integrazione di Poliziotti proposta, è cioè a Trapani di 23 unità, e a Favignana di 7 unità.
A sostenere lo sciopero dei poliziotti sono le segretari Territoriali di Trapani di FP CGIL, FNS CISL, UIL Polizia Penitenziaria, SAPPE, OSAPP, SINAPPE, USPP, CNPP. “Undici giorni di astensione di con una adesione del 100% dei poliziotti penitenziari in servizio al “Cerulli” di Trapani – dicono in una nota -, inorgoglisce poiché significa che i lavoratori si sentono ben rappresentati e quindi il sindacato è vivo, quindi un sacrificio dei lavoratori di Trapani che deve essere capitalizzato al massimo già da domani”.
I sindacati confermano il proseguo delle iniziative di lotta fin quando il dato delle assegnazioni non sarà messo a conoscenza di lavoratori di Trapani tramite assemblea plenaria. “Stiamo apprezzando lo sforzo del Provveditore – continuano -, che ha riconosciuto la gravissima situazione dei Poliziotti Penitenziari di Trapani e Favignana, ed infatti la protesta che dura da una settimana ha avuto la risposta che merita, ma il dato complessivo di un aumento di 134 unità di Polizia Penitenziaria per la Sicilia proposto da Roma è semplicemente scandaloso, ragion per cui fermo restando i numeri proposti dall’Amministrazione Regionale che colmano appena il 25% della carenza effettiva presso le carceri di Trapani e Favignana – incalzano i Sindacalisti trapanesi di SAPPE, OSAPP, UIL, SINAPPE ,USPPP, CISL, CNPP, CGIL, siamo certi che i nostri segretari regionali domani massimizzeranno e daranno il giusto riconoscimento che i lavoratori da Trapani stanno ponendo verso chi li rappresenterà a livello regionale”.