Definito l’elenco degli iscritti alla 64 esima cronoscalata Monte Erice, penultima gara del Civm (campionato italiano di velocità della Montagna), valevole anche per il Tivm Sud (Trofeo Italiano Velocità Montagna), oltre che per il campionato italiano auto storiche.
I numeri parlano chiaro: 216 iscritti tra le moderne, 106 tra le storiche, 322 vetture al via dal 9 all’11 settembre sui tornanti ericini davanti a tantissimi appassionati di velocità in salita, siciliani e provenienti da oltre stretto.
Simone Faggioli atteso protagonista tra le vetture moderne
Tra le moderne sarà presente il fiorentino Simone Faggioli che, nonostante abbia già aritmeticamente vinto il titolo assoluto, ha deciso di essere sulla linea di partenza con la sua Norma 20 Fc per incrementare il record di vittorie, otto, nella gara ericina.
Una presenza che non scoraggerà i suoi avversari, dal lucano Achille “Aki” Lombardi su Osella Pa 20 al trentino Diego De Gasperi su Osella Fa30. Come sempre folta la pattuglia di piloti locali, da Andrea e Marina Raiti a Rocco e Francesca Aiuto, Vincenzo e Francesco Conticelli (padri e figli), a Giuseppe Peraino, Nicolò Incamisa, a Michele Poma, Totò Arresta a Salvatore Giametta. Lotta senza quartiere nei gruppi in cui ancora deve decidersi chi si fregerà del tricolore. Presente anche un gruppo di piloti maltesi.
Il programma della cronoscalata Monte Erice
In programma domani, venerdì 9 settembre, a piazzale Ilio di Trapani le verifiche tecniche e sportive, mentre alle 12 la presentazione alla stampa della gara davanti al presidente dell’Aci Trapani, Giovanni Pellegrino, della direttrice Carmela Ricciardi, dell’assessore al Comune di Erice Rossella Cosentino, e del sindaco di Valderice, Francesco Stabile. In programma sabato le prove cronometrate e domenica, alle 8 il via alla gara.
“La macchina organizzativa ha funzionato al meglio e come ogni anno – dice Giovanni Pellegrino, presidente dell’Aci Trapani organizzatore dell’evento – siamo pronti ad offrire ai tanti appassionati e piloti uno spettacolo sportivo che abbina bellezza paesaggistica e tecnica di guida. La Monte Erice non è infatti solo un evento sportivo, ma diventa consuetudine di promozione turistica, quando lo sport entra di fatto nella storia di un territorio: Sport – Turismo – Territorio”.
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