Prima vittima per “variante Delta” del Covid-19 a Marsala (Trapani). A morire è stato un uomo di poco meno di 60 anni. A confermare che il paziente ricoverato all’ospedale “Paolo Borsellino” è deceduto per questa causa è stato l’esito del tampone specifico elaborato a Palermo.
La vittima, un marsalese con qualche lieve patologia, aveva fatto una sola dose di vaccino. Così come una sola dose di vaccino hanno fatto gli altri due pazienti attualmente ricoverati in terapia intensiva all’ospedale di Marsala, intubati ed entrambi in gravissime condizioni. Anche per loro si farà il tampone specifico per la variante indiana. Anche loro sono persone di mezza età.
“E’ impressionante – dice un medico – non solo la facilità di contagio della variante del coronavirus, ma anche come un soggetto si sia aggravato e come sia finito da casa sua alla rianimazione in sole 24 ore”. L’invito è quello di completare la vaccinazione, ritenuto l’unico modo per avere uno scudo dalle forme più gravi della malattia.
Impennata dell’RT e in rialzo anche l’incidenza, rispettivamente a 0,91 (0,66 la scorsa settimana) e a 19 casi su 100 mila abitanti (dati di ieri contro 11 casi su 100mila 7 giorni fa).
Sono questi i dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale dell’ISS – Ministero della Salute sull’andamento dei contagi, adesso all’esame della cabina di regia e che saranno presentati oggi, venerdì 16 luglio.
“Aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale con evidenza di aumento dei casi diagnosticati” in quasi tutte le Regioni, con il quadro generale della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2 che “torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni/PPAA classificate a rischio epidemico moderato”.
“La trasmissibilità sui soli casi sintomatici – ha sottolineato il documento – aumenta rispetto alla settimana precedente, sebbene sotto la soglia epidemica, espressione di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici”.
E ancora: “La circolazione della variante delta è in aumento anche in Italia. Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”.
“È prioritario – ha sottolineato il documento – raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità. Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”.