Cgil Cisl Uil Trapani parteciperanno al corteo antimafia con lo slogan “La Sicilia è nostra e non è di Cosa Nostra” promossa dai due sindaci di Campobello di Mazara e di Castelvetrano e che si svolgerà oggi dalle ore 18.
I tre segretari generali di Cgil Trapani Liria Canzoneri, Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e Uil Trapani Tommaso Macaddino saranno presenti alla manifestazione in vicolo San Vito, dinanzi il covo di Matteo Messina Denaro, individuato dagli inquirenti dopo la cattura.
“E’ importante esserci per ribadire il nostro forte No alla mafia, perché l’impegno deve rafforzarsi dopo l’arresto di Messina Denaro: da parte degli inquirenti per scovare tutta la rete che lo ha protetto in questi anni di latitanza, delle istituzioni per contrastare l’illegalità e di tutti noi per diffondere ogni giorno i principi di legalità”.
“Ci saremo anche per commemorare tutte le vittime che hanno pagato a caro prezzo il contrasto alla criminalità organizzata” concludono Canzoneri, La Piana e Macaddino.
Cgil Cisl Uil e Acli Palermo aderiscono alla marcia popolare antimafia Bagheria Casteldaccia che si terrà il prossimo 24 febbraio.
I tre sindacati, con Camera del lavoro di Bagheria, Unione sindacale zonale Cisl Bagheria, Uil Bagheria insieme alle Acli Palermo aps infatti, hanno ufficializzato la loro partecipazione al corteo organizzato dal Centro Pio La Torre, per ribadire “che la coscienza antimafia che spinse quarant’anni fa cittadini, lavoratori, pensionati, studenti, istituzioni, a scendere in piazza per dire basta a quella che fu chiamata la ‘seconda guerra di mafia’, deve ancora guidare le azioni di tutti in ogni ambito in cui si operi, per continuare una battaglia di legalità che non deve mai abbassare la guardia”, spiegano i tre segretari generali Cgil Cisl Uil Palermo Mario Ridulfo, Leonardo La Piana, Luisella Lionti e il presidente Acli Palermo Nino Tranchina.
Appuntamento venerdì 24 febbraio a Bagheria, in via Diego D’Amico, alle 8.30 davanti alla scuola Carducci da dove, alle 9, partirà il corteo diretto a Casteldaccia, lungo la strada provinciale 88 allora via di fuga dei latitanti e killer di cosa nostra.
Il corteo infatti rievoca quello del 26 febbraio 1983 quando migliaia di persone manifestarono contro la mafia in un momento in cui in quel cosiddetto “triangolo della morte” fra i due paesi del palermitano, cosa nostra portava avanti la sua strategia omicida.
“Dopo l’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro – aggiungono -, è ancora più importante ribadire che la lotta alla mafia continua con maggiore vigore, per rintracciare la rete che lo ha protetto in trent’anni, per contrastare chi vorrà prendere il suo posto, per fermare tutti gli affari illegali che bloccano lo sviluppo dell’economia buona, la sola che può creare lavoro e porre le basi per un futuro diverso. In questa lotta, tutti noi abbiamo un ruolo centrale, che con la marcia ribadiremo, quello di diffondere i principi di legalità ancor più fra le giovani generazioni, e farne faro del nostro impegno quotidiano ”.
I tre segretari di Cgil Cisl Uil e il presidente Acli Palermo concludono “sarà dunque una occasione dal grande valore simbolico e sociale per rinvigorire il nostro No alla mafia, a una mafia che oggi è più invisibile ma infiltrata in tante realtà e contro la quale bisogna ribadire i valori universali come i diritti, la libertà, giustizia sociale che saranno al centro del corteo del prossimo 24 febbraio”.