Con l’inizio della raccolta delle olive nella provincia di Trapani, le autorità hanno intensificato gli sforzi per garantire la sicurezza e la legalità nel settore. Dal 22 al 25 ottobre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del Lavoro, il Nucleo Antisofisticazione e Sanità e il Centro Anticrimine Natura di Palermo, hanno condotto una serie di ispezioni presso oleifici e aziende agricole. L’operazione, coordinata con la Prefettura di Trapani, si inserisce nel più ampio contesto delle iniziative volte a contrastare il lavoro nero e a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lavoro nero e carenze igienico-sanitarie tra le principali violazioni

Le ispezioni, che hanno interessato 6 oleifici e 5 aziende agricole, hanno portato alla luce numerose irregolarità. In tre aziende sono stati individuati 5 lavoratori in nero su un totale di 32 controllati, di cui tre di nazionalità straniera. Oltre alle sanzioni amministrative, per una delle aziende è scattata la sospensione dell’attività imprenditoriale. In due distinte aziende sono state rilevate gravi carenze igienico-sanitarie, con il conseguente sequestro preventivo di un’area di 530 metri quadrati adibita a stoccaggio delle olive, priva della necessaria autorizzazione sanitaria prevista dal Regolamento CE 853/2004. Inoltre, è stata riscontrata la presenza di uno scarico di acque reflue industriali non autorizzato.

Violazioni diffuse in materia di sicurezza sul lavoro e videosorveglianza

Un elemento ricorrente riscontrato durante i controlli riguarda l’installazione di impianti di videosorveglianza potenzialmente utilizzati per il controllo dei lavoratori, senza il prescritto accordo sindacale o l’autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Trapani. Inoltre, sono emerse diverse violazioni in materia di sicurezza sul lavoro, tra cui la mancata o non corretta redazione e custodia del documento di valutazione dei rischi, l’omessa sottoposizione dei lavoratori a visita medica, la mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e la carente informazione e formazione dei lavoratori sui rischi connessi all’attività lavorativa.

Sanzioni amministrative e contravvenzioni per un totale di oltre 50.000 euro

L’operazione ha portato all’irrogazione di sanzioni amministrative per un totale di 28.700 euro e alla contestazione di contravvenzioni per un importo di 24.312 euro, evidenziando l’impegno delle autorità nel garantire la legalità e la sicurezza nel settore olivicolo trapanese. I controlli proseguiranno anche nelle prossime settimane, al fine di tutelare i diritti dei lavoratori e assicurare il rispetto delle normative vigenti.

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