Una tromba d’aria che si è formata in mare di fronte Marinella di Selinunte nel trapanese ha gettato nel panico centinaia di persone che temevano arrivasse a terra. La tromba d’aria si è mossa dal mare di Menfi fino a Mazara del Vallo e la gente ha filmato l’evento invocando antiche litanie usate dai pescatori per farlo cessare. Contemporaneamente, sulla zona, dal mare fino all’abitato di Castelvetrano, si è registrata una forte grandinata con chicchi molto grossi.
Il 9 novembre, si sono verificati due eventi simili a causa del maltempo. Paura a Canicattì (Agrigento) e Serradifalco (Caltanissetta) dove si sono registrate delle trombe d’aria, con raffiche di vento molto forti che hanno sradicato ulivi secolari lungo la SS122. Il tratto ferroviario tra la SS640 e il passaggio a livello di Serradifalco è rimasto interrotto per qualche ora; collegamento interrotto anche nella SS122 tra Canicattì e Caltanissetta in contrada Salice.
A Canicattì, in contrada Grottarossa, una piccola tromba d’aria in pochi attimi ha seminato paura e distruzione.
Il ciclone ha sradicato diversi segnali stradali, vigneti e qualsiasi cosa trovava nella sua direzione. Fortunatamente non si sono registrati feriti.
Dieci giorni fa, il maltempo ha sferzato anche Vittoria, nel Ragusano. Tantissimi i danni che si sono registrati nelle aree dove ci sono le aziende agricole del Vittoriese: la tromba d’aria ha sradicato le serre, mandando all’aria le produzioni e conseguentemente gli investimenti degli imprenditori del settore, assolutamente strategico non solo a Vittoria ma in una buona fetta del Ragusano e della Sicilia orientale.
Il 5 novembre scorso, un’altra tromba d’aria aveva investito il Siracusano. Una petroliera di 3616 tonnellate ha rischiato di schiantarsi verso la diga foranea del porto commerciale di Augusta, a causa della tromba d’aria.
E’ stato determinante l’intervento dei piloti e dai rimorchiatori, che l’hanno riportata in sicurezza nonostante una avaria alle macchine.