La vedova dell’ex sindaco di Castelvetrano Nino Vaccarino svela i suoi tormenti dopo la fuga di notizie della collaborazione col Sisde. In una lettera affidata ai suoi avvocati la donna pone una serie di dubbi. Soprattutto riguardo alla possibilità che qualcuno appositamente fece trapelare la notizia. Adesso vengono fuori dubbi su un possibile depistaggio che mise in pericolo la famiglia Vaccarino.
L’inizio del calvario
“Da quando fu svelata tutta l’attività svolta da mio marito con il Sisde è iniziato il nostro calvario, e oggi mi chiedo se non si sia trattato di attività di depistaggio”. Lo dice Gisella D’Anna, vedova dell’ex sindaco di Castelvetrano, Antonino Vaccarino. Attraverso i suoi legali, Giovanna Angelo e Baldassare Lauria, ha presentato un esposto alla magistratura. La collaborazione tra Vaccarino e il Sisde fu infatti oggetto di una fuga di notizie in merito alla quale nessun inchiesta venne mai avviata.
Mai chiarita la fuga di notizie
“Ad oggi – affermano i legali – non sappiamo di chi fu la responsabilità di quella fuga di notizie che mise di fatto in pericolo Vaccarino e tutta la sua famiglia. Portando Matteo Messina Denaro a scrivergli una lettera di minacce estese anche ai suoi familiari. Una lettera che, come per le altre oggetto di una perizia voluta dalla Procura, vedeva esclusa la riferibilità al latitante. Oggi grazie alla perizia redatta dalla criminalista Katia Sartori, possiamo affermare che è assolutamente inverosimile che Matteo Messina Denaro avesse bisogno di qualcuno che scrivesse al suo posto. Invece, tutti i documenti analizzati sono riconducibili a un solo soggetto”.
I legali: “Testimoni smentiti”
Secondo i legali questa ricostruzione tecnica dei fatti smentirebbe quanto sostenuto da alcuni testimoni nel corso dei processi. “Questo ci permette di poter scardinare le teorie complottiste e le fantasie di presunti testimoni – evidenziano Lauria e Angelo -. Perché vennero ‘stoppate’ le attività dei servizi segreti e bruciata la copertura di Vaccarino, rendendo nota anche alla stampa la sua collaborazione?”.
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