Arrivano 600 mila euro in arrivo dalla Regione per la sicurezza del depuratore di Selinunte, frazione di Castelvetrano nel Trapanese, che rischia di sprofondare in mare. A darne notizia il deputato regionale Giampiero Trizzino e il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano, che a fine maggio avevano fatto un’ispezione all’impianto, lanciando l’allarme all’assessore regionale all’Ambiente, con la conseguente convocazione di un tavolo che ha prodotto subito concreti risultati.
Nel piazzale fenomeni di dissesto
“Il depuratore costruito sulla costa, ad appena 50 metri dal mare – dice Trizzino – è a tutt’oggi in funzione e le vasche piene di reflui urbani; l’intero piazzale, a causa di evidenti fenomeni di dissesto, si è abbassato di un metro lasciando a nudo le fondamenta delle vasche che fortunatamente non hanno ceduto, ma non sappiamo quanto ancora potranno reggere. Dopo la nostra ispezione, di fine maggio, abbiamo allertato l’assessore regionale, Daniela Baglieri, che si è prontamente resa disponibile a convocare un tavolo ed individuare le misure idonee a scongiurare un disastro ambientale. Giusto due giorni fa queste misure sembrano essere arrivate”.
Solo un primo passo
“Lo stanziamento previsto dalla delibera 301 del 16 giugno scorso – continua Trizzino – rappresenta soltanto un primo passo verso la soluzione definitiva che potrebbe prevedere in futuro la chiusura dell’impianto, la bonifica dei luoghi e la delocalizzazione dei reflui verso il nuovo depuratore di Castelvetrano, attraverso pompe di sollevamento”. “Finalmente l’intervento richiesto da mesi trova concreta attuazione – aggiunge il sindaco Enzo Alfano -, non posso che ringraziare la deputazione regionale del Movimento 5 Stelle ed in particolare il deputato Trizzino per avere, con il suo intervento, posto ulteriore attenzione su un potenziale disastro ambientale. Ringrazio anche l’assessore, Daniela Baglieri, per avere accolto le nostre istanze”.
Altri 750 mila euro per la strada di accesso alla Riserva
Un secondo finanziamento di 750 mila euro, invece, è destinato al ripristino della transitabilità di via Punta Cantone, l’arteria viaria di accesso alla Riserva del Belice poco distante dal depuratore, attualmente interessata da un forte fenomeno di dissesto. “Non è assolutamente giustificabile – ha detto il presidente della Regione Musumeci – che in un territorio ad alta valenza turistica come Marinella di Selinunte ci siano il depuratore che non funziona e la strada di accesso a una riserva naturale interdetta al passaggio veicolare. Il governo regionale sta intervenendo per cercare di riportare tutto alla normalità nel più breve tempo possibile”.
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