Oggi sostiene di essere stata “fraintesa”. E per questo ha deciso di cancellare quel tweet della “discordia” in cui l’europarlamentare della Lega Francesca Donato sosteneva di essere una “barzelletta l’appello lanciato dalla famiglia di un medico di Castelvetrano, nel trapanese, morto dopo aver contratto il covid nonostante avesse già completato la doppia dose di vaccino. La famiglia della vittima aveva detto dopo la tragedia che comunque la vaccinazione resta un’arma fondamentale per la lotta contro il coronavirus. Per tutta risposta la parlamentare scrisse in un tweet: “La dichiarazione finale della famiglia risulta credibile quanto una barzelletta”. Ora però arriva la retromarcia e la stessa Donato ha fatto un nuovo tweet evidenziando di aver cancellato quello “incriminato” giustificandosi così: “Ho cancellato il tweet… perché frainteso e ampiamente strumentalizzati”. Ora c’è semmai da chiedersi quale altra chiave di lettura potesse avere quel messaggio.
Le polemiche non finiscono
In realtà la polemica sembra tutt’altro che sopita dal momento che l’onorevole Donato continua ad alimentare dubbi e congetture attorno alle vaccinazioni e alle varie restrizioni che si stanno imponendo per provare ad arginare il dilagare del virus. L’esponente leghista non ha mai nascosto tutti i suoi dubbi e lo ha fatto sempre in maniera chiara e inequivocabile. Ed infatti è di qualche ora fa l’ennesimo tweet in cui commenta la notizia di una ragazza di 16 anni che sarebbe morta per infarto dopo la seconda dose del vaccino anti-covid: “Mentre c’è chi si preoccupa solo di alimentare la macchina del fango contro chi chiede spiegazioni, continuano a verificarsi tragedie devastanti come questa nell’indifferenza dei buoni”.
L’episodio del medico
Molto forti sono state le polemiche in seguito a quelle parole della Donato all’indirizzo della famiglia del medico di Castelvetrano.
Un dibattito alimentato a livello nazionale e che ha indignato anche gli stessi familiari della vittima, Leonardo Ditta di 64 anni, morto lo scorso 4 settembre all’ospedale di Marsala.
In seguito alle parole dell’europarlamentare che definiva “barzelletta” l’appello della famiglia de medico a vaccinarsi, ha risposto per le rime la figlia del 64enne sempre attraverso twitter. E rivolgendosi proprio alla Donato ha scritto: “Non si vergogna di speculare in questo modo su un morto? Invece di criticare la nostra credibilità dovrebbe pensare ad avere un minimo di pudore e di rispetto”.
Alla fine arrivano le scuse
Un tweet e un lungo video su Facebook per scusarsi. Francesca Donato prova a chiudere la polemica. La parlamentare leghista, paladina della libertà di scelta sui vaccini e contraria al green pass, su Twitter rivolgendosi ad Anna Ditta, la figlia del sanitario di Castelvetrano morto di Covid, ha scritto: “Non intendevo affatto offendere lei né la sua famiglia e tantomeno speculare sulla perdita di suo padre. Ero scettica rispetto al fatto che nel momento del lutto ci teneste a consigliare il vaccino a tutti. Mi scuso se comunque l’ho offesa e le porgo le mie sincere condoglianze”. Francesca Donato ha poi cancellato il tweet incriminato e ha affidato ad un video postato su Facebook e sul suo blog la spiegazione di quanto accaduto: “Ieri su un mio tweet è stata gonfiata una polemica pretestuosa. Ho affermato che mi sembrava credibile quanto una barzelletta che di fronte al lutto familiare la figlia trovasse tempo e voglia di occuparsi della strategia vaccinale. Ho erroneamente attribuito quelle parole ad una iniziativa del giornalista”. “Penso che tutti i morti vadano sempre rispettati e lasciati riposare senza essere usati come strumenti di una tesi o del suo opposto” ha concluso la deputata europea del Carroccio.
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