La paura delle intercettazioni per l’affare dell’appalto del porto di Castellammare del Golfo. Troppo compromettenti quelle parole  del comandante della guardia costiera Maurizio Scozzari. E’ quello che emerge dall’inchiesta sulla presunta frode sui lavori del prolungamento della diga Foranea che ha portato a 6 indagati a al sequestri di beni per 2 milioni di euro nei confronti della ditta appaltatrice, la European costruction. A tanto ammonterebbe la cifra del presunto raggiro che è consistito del dichiarare una durezza superiore della pietra da sbancare dai fondali. In modo da ottenere più fondi dalla Regione. Con la presunta compiacenza del comandante della guardia costiera che sarebbe stato tenuto buono dall’assunzione del figlio all’interno della ditta.

Le pressioni poco gradite

Un’assunzione che però è stata tribolata ed allo stesso tempo è costata anche una forte tensione. Lo si evince dalle intercettazioni tra tre degli indagati: lo stesso Scozzari e due tecnici della ditta, Marcello Giummo e Paolo Carpinteri. Il comandante faceva continue pressioni e lo avrebbe fatto anche “spudoratamente”. Al punto da fare andare su tutte le furie Giummo, costretto a chiamare Carpinteri per tenerlo a bada.

Parole compromettenti

A Giummo non sarebbero andate giù le parole che il comandante della guardia costiera avrebbe scritto attraverso whatsapp. In alcuni messaggi ci sarebbero stati contenuti espliciti. E così Giummo, parlando con Carpinteri al telefono dice: “Intanto dovresti andare da quel tizio (Scozzari, ndr) senza fare nome e cognomi, a dirgli che certe cose per  telefono non  le deve scrivere. Non le deve scrivere, non le deve nemmeno dire è un pazzo scatenato”.

Rimproverarlo ma con delicatezza

Allo stesso tempo si intuisce chiaramente che i due tecnici della ditta sanno bene che il comandante devono tenerselo stretto. per ragioni collegate alla possibilità di controlli rispetto ai lavori di escavazione dei fondali al porto. “Noi ci dobbiamo andare col buono, gliel’abbiamo promesso che l’assumiamo… – dice sempre Giummo a Carpinteri -. Digli che si sta calmo… Va bene, però con molta educazione ah, perché noi ce lo dobbiamo tenere buono”. Addirittura Giummo riferiva a Carpinteri di invitare Scozzari a cancellare le chat.

Le accuse

Per questa vicenda i 6 indagati sono accusati a vario titolo per i reati di concorso in corruzione, istigazione alla corruzione e frode in pubbliche forniture.

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