Prezzi poco trasparenti alle pompe di benzina nella provincia ennese. Quasi una stazione di servizio su tre è risultata irregolare nel corso dei controlli che sono stati intensificati dalla guardia di finanza in questo periodo estivo. Elevato anche il numero di irregolarità per quanto concerne gli aspetti fiscali, specie sul fronte del rilascio di scontrini: oltre il 10 per cento delle verifiche ha messo in risalto delle irregolarità. Sanzionate anche imprese per lavoro nero.
Le direttive a livello nazionale
I finanzieri del comando provinciale di Enna, in linea con le direttive operative emanate dall’autorità di vertice del corpo, hanno intensificato durante il periodo estivo l’azione di servizio a salvaguardia dell’economia legale e dell’intera comunità. A questo scopo le fiamme gialle ennesi, attraverso mirate attività di controllo a cura delle pattuglie quotidianamente presenti sul territorio, hanno rafforzato i presidi a tutela del comparto economico-finanziario della provincia ed al contrasto dei traffici illeciti, riservando una particolare attenzione ai luoghi della provincia caratterizzati da una maggiore affluenza di turisti e cittadini.
Scontrini e prezzi alle pompe
Nei soli mesi di luglio ed agosto sono stati portati a termine ben 115 controlli in materia di rilascio di scontrini, ricevute e relativa memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi, 15 dei quali sono risultati irregolari. Nello stesso periodo oltre 50 sono stati i controlli sulla circolazione ed il trasporto delle merci, nonché i controlli relativi alla disciplina dei prezzi dei carburanti, riscontrando, anche in questo caso, ben 15 irregolarità nei confronti degli operatori che non hanno adempiuto agli obblighi di esposizione, pubblicità e di comunicazione periodica al ministero dello Sviluppo economico dei prezzi effettivamente praticati al pubblico per ciascuna tipologia di carburante.
Lavoro nero
Sono stati, inoltre, portati a termine una serie di controlli mirati ad arginare il lavoro nero, l’abusivismo commerciale e il commercio di prodotti contraffatti o insicuri. In questo specifico versante sono arrivate pesanti sanzioni nei confronti di due imprese risultate non in regola.
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