I carabinieri dei Nas hanno scoperto insetti e sporcizia nella cucina di un locale pubblico, stabilita la sospensione immediata dell’attività. E’ questo il risultato saliente dell’ultima ispezione effettuati dal nucleo antisofisticazione e sanità di Palermo all’interno di un esercizio di Catalafimi, nel Trapanese. Si tratta dell’ennesima operazione che viene effettuata nel corso di questa estate.
I militari dell’Arma, durante un’ispezione igienico sanitaria presso un’attività che opera su Calatafimi, hanno constatato delle carenze rilevanti nei locali cucina di un esercizio pubblico, con presenza di insetti e tracce di sporcizia. Quanto rilevato veniva segnalato al sindaco per i provvedimenti di sua competenza e veniva avanzata all’Asp di Trapani la richiesta di un provvedimento di sospensione dell’attività di preparazione dei pasti e deposito di alimenti. Gli uffici competenti dell’azienda sanitaria hanno dato immediatamente seguito a quanto segnalato dai carabinieri disponendo la sospensione dell’attività. Inoltre al responsabile del locale veniva comminata una sanzione amministrativa di mille euro per le carenze igieniche.
I carabinieri del nucleo antisofisticazione e sanità di Palermo hanno eseguito una serie di controlli nel contesto di questa operazione che ha riguardato Calatafimi. Il tutto rientra nel più ampio progetto “Estate Tranquilla 2022” ed in questi giorni i fari sono stati puntati anche su Castellammare del Golfo.
Anche il Catanese nel corso di tutta l’estate è stato tenuto sotto controllo con continue ispezioni dei Nas. Recentemente in via Landolina il proprietario di un ristorante ha occupato abusivamente il suolo pubblico all’esterno della sua attività; in largo Rosolino Pilo multe per il titolare di due pub, rispettivamente per mancanza dei requisiti igienico sanitari (disposta l’immediata chiusura della cucina) e per carenze infrastrutturali, con sanzioni per oltre 2 mila euro. Ancora in via Gemellaro il proprietario di un ristorante è stato sanzionato per mancanza di tracciabilità degli alimenti e per mancata certificazione prevista per la conservazione degli stessi cibi. Nella circostanza, 5 chilogrammi di carne sono stati sequestrati, mentre venivano comminate sanzioni per complessivi 3.500 euro.