E’ stato identificato il cadavere trovato da alcuni turisti in un rudere a san Vito Lo Capo, frequentata località balneare al confine fra le province di Palermo e Trapani
Giallo sul ritrovamento
Il corpo in avanzato stato di decomposizione, apparentemente di un uomo di circa 40 anni è stato rinvenuto all’interno di un rudere in ristrutturazione poco distante dall’abitato di San Vito Lo Capo. L’identità della vittima non viene al momento resa nota neanche dopo essere risaliti alla probabile identificazione
Le prime ipotesi
Potrebbe trattarsi di una persona che non abitava nella cittadina balneare ne come residente ne come villeggiate ma più probabilmente di un lavoratore occasionale forse impiegato proprio nella ristrutturazione del rudere o in altri lavori stagionali in zona, e che avrebbe trovato rifugio in quella costruzione. Ma si tratta solo di ipotesi investigative visto che ancora non si ha alcuna certezza neanche sulla sua identità.
L’ipotesi agghiacciante subito dopo l’identificazione
Ma dopo essere risaliti alla probabile identità si fa strada una prima, agghiaccciante, ricostruzione effettuata dagli investigatori. Il 40enne di origine trapanese si sarebbe ucciso per una delusione d’amore. La Procura di Trapani ha ritenuto non necessaria l’autopsia. L’esame sul corpo ha escluso la presenza di traumi diversi da quelli riconducibili al suicidio. La salma è stata così restituita ai familiari.
Domenica di sangue, un omicidio a Lentini
E’ una domenica di sangue per la Sicilia. Un 38enne lentinese, Roberto Raso è rimasto vittima di un omicidio avvenuto poco prima della mezzanotte a Lentini, nel Siracusano. Il delitto si è consumato in via Silvio Pellico, al culmine di una lite con un altro uomo, che si sarebbe servito di un coltello per colpire la vittima. Il trentottenne è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale di Lentini dove è stato sottoposto alle cure dei medici ma il suo cuore ha cessato di battere.
In tarda mattina il presunto accoltellatore si è consegnato alle forze dell’ordine
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