“Non conosciamo ancora le cause del decesso di Gianni Genna. E di conseguenza, se si tratta di un omicidio o di morte per altra causa. Stiamo lavorando per accertarlo”.
Ad affermarlo è il sostituto procuratore di Marsala Giulia D’Alessandro, che coordina le indagini svolte dalla polizia per fare luce sulla morte del 27enne marsalese trovato privo di vita, ieri accanto a delle serre, nelle campagne di contrada Ciavolotto, nell’entroterra di Marsala.
Il luogo del ritrovamento si trova a non più di trecento metri di distanza, in linea d’aria, dal pub “Suburbia” di contrada Digerbato dove il giovane era andato con alcuni amici.
Questi ultimi, dicono di averlo lasciato lì dopo che gli addetti all’ingresso del locale aveva spiegato loro che non potevano entrare perché si trattava di una “festa privata”.
Genna, invece, avrebbe insistito per entrare. Restando da solo sul posto. Da quel momento, non si era più saputo nulla di lui. Fino a ieri, quando il suo cadavere è stato trovato, adagiato a terra, da una squadra impegnata nelle ricerche e composta da vigili del fuoco, militari della Guardia di finanza e un volontario della protezione civile.
Il mistero sulla fine del giovane potrebbe essere svelato dall’esito dell’autopsia, fissata dalla Procura di Marsala per domani alle 10.30. Intanto, il riserbo degli inquirenti rimane massimo. Si sa soltanto che sul corpo di Gianni Genna non sono stati notati segni di violenza – né ferite di arma da fuoco o coltellate – ma prima di sbilanciarsi, gli investigatori attendono l’esito dell’autopsia.
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