E’ evaso dal carcere così come i ragazzini scavalcano un muro per recuperare il pallone finito oltre una recinzione. Intorno alle 15, gli agenti della polizia penitenziaria sono andati nel cortile dell’ora d’aria, per riportarlo in cella ma il detenuto non c’era più.
Leke Luca, 32 anni, agli arresti per traffico di droga avrebbe semplicemente scavalcato il muro di cinta dalla casa circondariale di Trapani per sparire subito dopo nel nulla.
Ma dalla direzione del carcere dicono che non c’è nulla di semplice in quello che avrebbe fatto. Scavalcare quel muro sarebbe complesso anche per un esperto acrobata. Solo che per Luca non sarebbe la prima volta. Nel 2017 era già evaso dal carcere di Civitavecchia insieme ad un altro detenuto.
Intorno al carcere di “San Giuliano” è scattato il sistema di emergenza ed è stato attivato il protocollo di ricerca: ‘detenuto evaso’. Pattuglie di polizia e carabinieri hanno istituito posti di blocco e, insieme alla polizia penitenziaria, battute di ricerca dell’evaso.
Indagini sono in corso esaminando le immagini delle telecamere che si trovano sia all’interno che all’esterno della struttura. Secondo una prima ricostruzione l’uomo sarebbe stato aiutato da almeno un complice, probabilmente in auto.
Singolare la coincidenza che proprio nel carcere di Trapani le guardie sono in sciopero della fame da 11 giorni per protestare contro le condizioni della struttura.
In merito alla rocambolesca evasione si registra l’intervento di Armando Algozzino, Commissario nazionale della Uil Pubblica Amministrazione Polizia Penitenziaria, che sottolinea il depauperamento degli organici in atto, un fenomeno acutizzatosi a seguito della legge Madia e del riordino delle carriere.
“Ormai si lavora abitualmente con una spaventosa carenza di personale, la cui età media è sempre più alta – chiarisce Algozzino – e l’amministrazione non può continuare a ignorare, colpevolmente, la stanchezza dei poliziotti penitenziari, contro i quali nessun dito può essere puntato, e che semmai occorre ringraziare per l’elevatissima professionalità e dedizione”.
Commenta con Facebook