Nel mese di settembre i Carabinieri della Compagnia di Trapani hanno tratto in arresto tre persone e dato esecuzione ad una misura cautelare per violazioni dei divieti di avvicinamento alle persone offese – precedentemente emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani – per i reati di maltrattamenti in famiglia, stalking e atti persecutori nei confronti di familiari.

Arrestate tre persone

In particolare tre persone (un 54enne, un 34enne e un 31enne) sono state tratte in arresto in flagranza di reato poiché sorprese nei pressi delle abitazioni delle persone offese, in violazione del provvedimento di divieto di avvicinamento cui erano già sottoposti.

Una donna ai domiciliari

Inoltre una 27enne è stata colpita dalla misura degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, in riscontro alle documentate inosservanze dei provvedimenti di divieto di avvicinamento cui era già sottoposta.

Tenta di dare fuoco alla casa dell’ex compagna, arrestato 45enne

Un uomo di 45 anni è stato arrestato a Niscemi per atti persecutori e tentato incendio dell’abitazione della sua ex compagna, dove vivono anche i suoi quattro figli. Dopo aver tentato di appiccare il fuoco alle porte dell’abitazione, l’uomo è stato denunciato dalla donna, grazie al supporto della Polizia. L’arresto è stato convalidato dal Tribunale di Gela, con divieto di avvicinamento alla vittima e applicazione del braccialetto elettronicoHa tentato di dare fuoco alla porta
In particolare, l’uomo, residente a Niscemi, è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio dell’abitazione della sua ex compagna. L’uomo, nella notte del 25 settembre, ha ripetutamente tentato di dare fuoco alle porte d’ingresso dell’abitazione dove la donna vive con i suoi quattro figliL’intervento tempestivo della Polizia, allertata dalla vittima tramite il numero di emergenza, ha permesso di avviare le indagini. Gli agenti della Squadra Volante e della Polizia Giudiziaria del Commissariato di Niscemi hanno raccolto le prove e ricostruito la dinamica degli eventi. La notte successiva al primo tentativo di incendio, l’uomo ha nuovamente cercato di entrare nell’abitazione forzando le porte e danneggiandole, prima di fuggire all’arrivo della Polizia. Grazie al supporto e alla rassicurazione degli agenti, la donna ha trovato il coraggio di denunciare i ripetuti episodi di violenza e stalking. Le sue dichiarazioni, unite alle prove raccolte durante le indagini, hanno portato all’arresto differito dell’uomo, che è stato condotto presso la Casa Circondariale di Gela.