Ammaraggio di emergenza di un Atr 42 con 14 persone a bordo, tra componenti dell’equipaggio e passeggeri, nelle acque antistanti l’Isola di Pantelleria. Scattate subito le ricerche in mare di naufraghi e rottami. E’ lo scenario ricostruito con l’esercitazione ‘Airseasubsarex 2017’, organizzata e coordinata dalla direzione marittima di Palermo.
E proprio a Palermo basta pronunciare la parola Atr per rievocare un evento assai drammatico: Il 6 agosto del 2005 un aereo fece un ammaraggio al largo della città: morirono 16 persone.
All’esercitazione di stamane hanno preso parte unità navali della Guardia Costiera di Palermo, Trapani e Pantelleria, dell’Arma dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, oltre a due 2 elicotteri, uno proveniente da Catania della Guardia Costiera ed uno da Palermo della Polizia di Stato, oltre al traghetto “Pietro Novelli” della Compagnia delle Isole.
Nel porto di Pantelleria, nella banchina dedicata allo sbarco naufraghi, sono state attrezzate le strutture sanitarie di Protezione Civile, Croce Rossa, 118 per l’accoglienza ed il successivo trasferimento presso l’Ospedale dell’isola. L’obiettivo dell’esercitazione è stato quello di testare le procedure operative contenute nella pianificazione di soccorso ad aeromobile incidentato in mare con particolare riferimento al flusso di comunicazioni tra l’Autorità coordinatrice (Reparto operativo della direzione marittima di Palermo) ed i mezzi aeronavali impegnati nell’attività di ricerca e soccorso.
Tali momenti esercitativi rappresentano un fondamentale momento di analisi per le diverse componenti della Guardia Costiera al fine di implementare in modo efficiente ed efficace le procedure tecnico-operative connesse ad una delle principali attività istituzionali del Corpo ovvero quella di risposta alle emergenze per la salvaguardia della vita umana in mare.
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