In prima nazionale, al Teatro Antico di Segesta, il 29 agosto alle 19.15, Amleto di Shakespeare con la regia di Clarizio Di Ciaula. Lo spettacolo, con Giovanni Di Lonardo, Gianluca Busco, Mingo De Pasquale, Laura Sammataro, Giuseppe Calamunci Manitta, Santi Spanna, Diletta Carrozzo, Michele Savoia, fa parte del Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2018, la manifestazione organizzata dal Comune di Calatafimi Segesta con la collaborazione del Parco Archeologico di Segesta e la direzione artistica di Nicasio Anzelmo.
Note di regia
Probabilmente l’opera teatrale più conosciuta del panorama drammaturgico mondiale di tutti i tempi, l’Amleto di William Shakespeare, incarna nel suo protagonista un destino che lo chiama a portare un fardello del quale non ha alcuna responsabilità. La scelta dell’azione, quindi, nell’attuazione del compito affidatogli, fa nascere ineluttabilmente quel “dubbio amletico” tanto vastamente discusso e analizzato nel corso degli ultimi secoli. Amleto combatte con se stesso nella sua solitudine dividendosi in due distinte entità, le quali non possono esimersi dal produrre lo smarrimento nel timore di affrontare le conseguenze sia morali che divine della sua scelta. Ecco, così, un allestimento che vede in scena il protagonista shakespeariano confrontarsi con se stesso tramite due interpreti che ricoprono il medesimo ruolo interagendo, sottolineandone le peculiarità in un crescente di contrasti, paure, impeti e dubbi, magistralmente espressi dall’autore nel famosissimo monologo dell’essere o non essere, per il quale lo spettatore di qualsiasi periodo storico e appartenenza geografica ha visto identificarsi la propria condizione di libero arbitrio, la scelta alla quale quotidianamente è chiamato nel tentativo di contrastare qualsiasi forma d’ingiustizia e di umana prevaricazione, la decisione di assumersene la responsabilità nei confronti della legge, di Dio ma, soprattutto, della sua coscienza.