Raffica di violazioni scoperte dalla guardia di finanza all’interno delle mini crociere organizzate nelle Egadi, nel Trapanese. Le fiamme gialle scoprono illeciti per la somministrazione di cibi e bevande con armatori senza autorizzazione. Veniva effettuato un vero e proprio servizio di ristorazione, con somministrazione di bevande alcoliche e pasti caldi cucinati a bordo. Non solo: scovati anche lavoratori in nero. In tutto 11 le imbarcazioni sanzionate.
La base al porto di Trapani
Ad operare i finanzieri della sezione operativa navale di Trapani. Hanno dato corso ad un’attività info investigativa attraverso la quale hanno appurato che, a bordo delle imbarcazioni adoperate per le escursioni giornaliere alle Isole Egadi, si somministravano illecitamente alimenti e bevande. Le preparazione di pasti deve essere rigorosamente seguita da precise modalità, altrimenti il cibo potrebbe essere nocivo. Proprio da questo presupposto le fiamme gialle hanno avviato un’attività di controllo a diverse imbarcazioni utilizzate dalle varie società di armamento. Tutte operanti nel settore delle escursioni alle Egadi, facenti base nel porto di Trapani.
Le fiamme gialle in banchina
Le unità da diporto in questione, al rientro dalle loro mini crociere, trovavano ad attenderle in banchina i finanzieri. Dopo aver raccolto le testimonianze, in alcuni casi delle vere e proprie denunce da parte dei turisti appena scesi da bordo, sono state verificate la regolarità delle autorizzazioni possedute dagli armatori. La trasversalità dei controlli ispettivi consentiva di appurare varie violazioni in tutti i settori.
I numeri
In 7 imbarcazioni accertata la somministrazione di vini e bevande alcoliche varie senza aver effettuato la prescritta denuncia all’agenzia delle dogane e dei Monopoli. Quindi in violazione della normativa fiscale sulle accise. Per 4 di loro veniva accertata anche la somministrazione di alimenti e bevande in assenza delle prescritte comunicazioni all’autorità sanitaria marittima. Altre 3 imbarcazioni non rispettavano la normativa sanitaria Haccp relativa alla corretta formazione del personale in merito alla manipolazione di alimenti. Mentre in un caso un’imbarcazione, adibita ad uso diving, veniva impiegata per finalità di noleggio. Ovvero in maniera difforme rispetto a quanto prescritto dalla licenza di navigazione.
Anche i lavoratori in nero
In ultimo, ma non meno importante, veniva rilevata anche la presenza di 3 lavoratori completamente in nero. Per questo agli armatori è stata applicata la cosiddetta maxi sanzione. L’esito complessivo delle violazioni contestate ha superato i 30 mila euro, ma l’aspetto di maggior rilievo consiste nel fatto che tutti gli operatori controllati hanno avviato le pratiche per regolarizzare la loro posizione alla disciplina sanitaria, nonché per l’assunzione dei lavoratori irregolari.
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