Sta bene Giuseppina Conigliaro, la donna scomparsa da Alcamo dallo scorso 3 maggio e ritrovata oggi dai carabinieri. Si trova in Campania e si è allontanata volontariamente. Sono al momento le uniche notizie che trapelano riguardo al ritrovamento della 33enne, originaria di San Giuseppe Jato ma da qualche tempo trasferita nel trapanese dove convive con il compagno. Ad averla rintracciata sono stati i carabinieri a cui era stata sporta denuncia di scomparsa dallo scorso 3 maggio.
Ha risposto all’appello
E’ stata la stessa giovane a contattare i carabinieri della compagnia di Alcamo, avendo sentito l’appello che le era stato lanciato anche attraverso i media. Ha voluto tranquillizzare tutti, sostenendo di stare in salute. Per l’esattezza al momento la 33enne si trova a Sant’Antimo, comune della provincia di Napoli. Rimarrà fuori ancora qualche giorno, almeno queste le intenzione che sono state annunciate dalla stessa Giuseppina Conigliaro ai militari dell’Arma. “Tornerò dai miei familiari quando me la sentirò” avrebbe detto al telefono sempre ai carabinieri. Al momento non sono stati resi noti altri dettagli se non che a quanto pare nel napoletano si sarebbe recata da sola.
L’angoscia dei genitori
E’ stato un dramma per i familiari di Giuseppina Conigliaro in questi giorni in cui aveva fatto perdere di sé ogni traccia. Mercoledì scorso attraverso la nota trasmissione della Rai “Chi l’ha visto?” era stato lanciato un appello dalla madre. Per loro si è trattato di un nuovo incubo. Infatti Giuseppina è sorella di Concetta, la ragazza di 27 anni di San Giuseppe Jato il cui corpo fu fatto a pezzi e bruciato dal marito. Il marito e omicida, Salvatore Maniscalco, sostenne per difendersi di essere stato una vittima di stalking da parte della consorte. Nel 2018 la prima sezione della Suprema Corte ha confermato la condanna a 20 anni di reclusione. Mentre il cugino Antonino Caltagirone, accusato di distruzione del cadavere. è stato condannato a 4 anni e 8 mesi.
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