Arriva un nuovo sos dall’ospedale di Alcamo. Prima la cardiologia, poi la reperibilità notturna. Adesso persino il pronto soccorso e i reparti di urologia e psichiatria. Non c’è pace per l’ospedale di Alcamo “San Vito e Santo Spirito” che continua a registrare delle carenze di personale, soprattutto medico. L’ennesimo allarme è stato lanciato dal consiglio comunale che, dopo i vari appelli all’Asp di Trapani, adesso si rivolge al sindaco Domenico Surdi per intercedere istituzionalmente quale massima autorità sanitaria nel territorio.

La lettera dei consiglieri

Situazione segnalata dai consiglieri comunali Ignazio Caldarella e Franco Orlando che in una nota inviata al sindaco Domenico Surdi chiedono il suo intervento istituzionale nei confronti dell’Asp di Trapani: “Giorno dopo giorno – sostengono i due esponenti del civico consesso –  l’ospedale di Alcamo si avvicina al baratro. L’ultima emergenza riguarda il pronto soccorso, la psichiatria e l’urologia che rischiano di rimanere paralizzati per l’afflusso di persone impossibile da gestire con l’attuale organico in servizio”.

Il pronto soccorso che scoppia

Secondo quanto evidenziano i due consiglieri, in pronto soccorso ci sarebbero soltanto 4 medici di cui “uno con limitazioni”. Impossibile in questo modo riuscire a far fronte all’enorme utenza che in questi ultimi due anni è ulteriormente aumentata per via della parziale o totale riconversione del vicino nosocomio di Partinico che ha spinto molti cittadini dei paese limitrofi a spostarsi più sul trapanese.

Il sindaco: “Interverremo, al fianco del consiglio”

“Siamo già intervenuti nei confronti di Asp e lo rifaremo ancora – assicura il primo cittadino –. Ad esempio sappiamo che sono di recente arrivati dei rinforzi al reparto di cardiologia, e questo è un primo risultato. Colgo l’occasione su questa segnalazione dei due consiglieri per ribadire che su questi temi non può esserci alcuna divisione politica. Farò il dovuto approfondimento con i vertici dell’azienda sanitaria. Sarò ben lieto di portare avanti le istanze della sanità locale anche con l’appoggio dell’intera assise”.

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