La decisione riguarda alcune scuole di Alcamo, nel Trapanese

Disturbi gastrointestinali per alunni e insegnanti, prorogata sospensione della mensa

Prorogata la sospensione della mensa scolastica ad Alcamo all’interno dei plessi in cui non ci sono cucine interne e vengono forniti i pasti all’esterno da una ditta a cui era stato assegnato l’appalto. Questa decisione è stata presa in seguito a quanto riferito dall’Asp in via ufficiale dopo le prime verifiche effettuate su cibi e acqua utilizzati dalla stessa ditta. L’azienda sanitaria ha scritto che ancora sono in corso campionamenti ed indagini epidemiologica. Questo significa che non vi sono ancora dati accertati e inconfutabili tali da prendere una decisione netta. Serve quindi ancora un po’ di tempo.

Cibi e acqua contaminati

I cibi sono stati trovati effettivamente contaminati, l’Asp di Trapani ha infatti sospeso l’attività all’interno delle cucine in cui la ditta preparava i pasti e li forniva alla mensa scolastica di Alcamo nei plessi che non sono muniti di cucine interne. A darne conferma è lo stesso dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria che ha avuto modo di effettuare in questi giorni una serie di verifiche sui pasti forniti e direttamente all’interno dei locali della ditta dove vengono manipolati i pasti.

Le analisi di laboratorio

Ad essere stata accertata la presenza di contaminazioni in seguito ai vari campionamenti fatti su cibo e acqua. Lo aveva riferito in realtà già alcuni giorni addietro Francesco Di Gregorio, direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Trapani, il quale comunque aveva confermato che effettivamente gli esami di laboratorio e l’indagine epidemiologica dovevano ancora concludersi. Fu però anticipato che era stata verificata la contaminazione dei pasti e dell’acqua. Trovati diversi microrganismi, adesso l’Asp stava provando a cercare capire quali fossero quelli prevalenti.

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Numerose segnalazioni

La decisione di sospendere la fornitura dei pasti venne presa il 19 ottobre scorso quando arrivarono numerose segnalazioni dai diversi plessi in cui per l’appunto ci sono le forniture di pasti dall’esterno. Sarebbero state segnalate intossicazioni, refertate anche all’ospedale in alcuni casi, di bambini e anche insegnanti che frequentano i plessi “Europa”, “Pirandello” e “Pina Bernardo”. In tal senso il direttore dell’esecuzione dell’appalto da parte del Comune, che ha compiti di controllo delle prestazioni conformi al capitolato per qualità e quantità della refezione, aveva immediatamente sospeso il servizio per ragioni di “tutela della salute pubblica e dei minori”.

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