Urne aperte anche nel trapanese dove nella tornata elettorale del 10 e 11 ottobre prossimi saranno soltanto due i Comuni coinvolti. Da una parte Alcamo, dove è previsto il sistema proporzionale essendo un paese al di sopra dei 15 mila abitanti e quindi con eventuale turno di ballottaggio, e Calatafimi, dove invece ci sarà un unico turno. In totale tra i due paesi vicini ci sono 6 candidati a sindaci, 17 liste, all’incirca 400 aspiranti consiglieri comunali per un bacino di 52 mila abitanti.
Ad Alcamo, dove si va al voto col proporzionale (quindi con eventuale turno di ballottaggio), sono quattro i candidati sindaco. In ordine alfabetico sono:
Giusy Bosco, ex Verde, sostenuta dalle liste Pd, Centrali per la Sicilia-Italia Viva e Udc. I suoi candidati assessori sono Andrea Pipitone, Eva Calvaruso, Giuseppe Adragna e Giuseppe Stabile;
Massimo Cassarà, imprenditore, sostenuto da ben 8 liste: Lega, Movimento autonomisti, Con Alcamo nel cuore, Siamo Alcamo, Forza Italia, movimento Via, Alba e un’unica lista formata da Noi siamo l’Italia e Cantiere popolare. I suoi assessori in pectore sono Baldassare Lauria, Tiziana Pugliesi, Maria Grimaudo e Maria Concetta Hopps;
Alessandro Fundarò, sostenuto dalla lista di Fratelli D’Italia, ha designato come assessori Francesco Melia, Caterina Di Stefano, Graziano Viola e Sergio Pirrello;
Infine ci riprova il sindaco uscente Domenico Surdi con tre liste, il Movimento 5 Stelle suo partito d’appartenenza, e le civiche Abc e Avanti con Surdi. I candidati assessori sono Caterina Camarda, Alberto Donato, Gaspare Benenati e Vito Lombardo.
In due si sfideranno per la conquista della poltrona di sindaco, dopo le dimissioni del sindaco precedente travolto da guai giudiziari e che hanno portato all’attuale commissariamento. Da una parte Caterina Verghetti, con la lista Uniti per migliorare, dall’altra Francesco Gruppuso sostenuto da Rinascita per Calatafimi. La prima ha designato come assessori Salvatore Gucciardo e Santo Pisano, il secondo Francesco Ferrisi e Patrizia Parisi.