Nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 4, un giovane extracomunitario è stato aggredito in via Sibilla, nel centro di Marsala.
A picchiarlo è stato un ragazzo marsalese, mentre altri coetanei facevano una sorta di “cordone” per evitare ad altri di intervenire in difesa dell’extracomunitario, che l’aggressore ha continuato a colpire a pugni anche quando giaceva sanguinante sull’asfalto e senza opporre reazione. Lo rendono noto due esponenti politici locali.
“Così imparano a rispettare gli italiani”, avrebbe detto, ad alta voce, uno dei giovani presenti. Poco prima, un altro giovane di colore era stato visto a bordo di un ciclomotore con il volto rigato di sangue mentre attraversava la vicina via Vespri e altri due malconci sono stati visti sotto l’arco dell’attigua Porta Garibaldi, uno dei punti della movida marsalese.
L’avvocato Marco Campagna, ex segretario provinciale del Pd e attuale portavoce di “Base Riformista Trapani”, ha affermato che “emerge chiaramente il disagio dei ragazzi africani e le ripetute provocazione da parte di giovani, che al grido ‘prima gli italiani’, invitano gli extracomunitari ad allontanarsi dal centro storico”. La frase più grave, per Campagna, è “così imparano a rispettare gli italiani” e ciò, continua, “lascia pochi dubbi sulla matrice razzista. E’ urgente una maggiore presenza delle forze dell’ordine e un tavolo sulla sicurezza in prefettura, perché dalle scritte sui muri alle aggressioni, come avevamo ipotizzato, il passo è stato brevissimo”.
Valentina Villabuona, del Pd, sottolinea che “da mesi assistiamo alle scritte razziste sui muri di Marsala. E ora un’aggressione, che dalle prime ricostruzione, seppur con prudenza, dobbiamo dire che è di matrice razzista. È chiaro che non si può stare a guardare e che ai maggiori controlli, deve anche seguire un lavoro culturale della parte sana di Marsala per arginare chi vuole dare un’immagine completamente distorta di una città che per storia e cultura è accogliente”.
(foto archivio)
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