Aeroplanini di carta volano nel piazzale antistante l’aeroporto di Trapani Birgi in segno di protesta contro l’abbandono dello scalo da parte delle Istituzioni. Al Vincenzo Florio cittadini, rappresentanti della politica, dell’economia, delle associazioni e gli operatori turistici hanno dato vita ad un flash mob, facendo volare simbolicamente degli aereoplanini tricolore per affermare il proprio diritto a volare.
“E’ arrivato il momento di contarsi e di chiedere chiarezza e impegni certi alla politica” è la considerazione alla base della grande adunanza convocata questa mattina all’aeroporto di Trapani Birgi, all’indomani dell‘abbandono dello scalo trapanese da parte della compagnia aerea Alitalia, che ha cancellato improvvisamente le sue rotte quotidiane per Roma e Milano.
Un’azione di forza, a supporto del management di Airgest, società di gestione dell’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi, impegnata da tempo nel rilancio dello scalo ma “ostacolata da continui contrattempi, come quello di Alitalia, che sommati lasciano intravedere una volontà contraria affinché l’aeroporto torni a trasportare milioni di passeggeri, come è stato in passato, trasformando tutti gli sforzi fatti da chi lo guida in una lotta controcorrente” aveva commentato il presidente di Airgest, Salvatore Ombra.
Le ragioni della protesta all’aeroporto di Trapani Birgi sono tante. Dall’addio di Alitalia alla scelta del Ministero di non permetterne la riapertura non inserendo l’aeroporto fra i 25 in ripartenza. Inizialmente doveva essere una chiusura per tutto il mese di giugno ma poi è arrivata una nuova decisione che dovrebbe permettere la riapertura il 21 giugno. La riapertura dell’aeroporto è al momento confermata ma senza le rotte di Alitalia e con il rischio che da luglio non ci siano abbastanza rotte da giustificare la stessa esistenza dell’aeroporto penalizzando il territorio oltre che la gestione aeroportuale con tutti il suo carico di lavoratori diretti e dell’indotto.
“Lotterò con ogni mezzo affinché non cali l’attenzione su questo versante della Sicilia, già fortemente penalizzato dall’emergenza economica conseguente alla pandemia. Dobbiamo fare fronte comune per risolvere la precarietà infrastrutturale che tarpa le ali a questo territorio”. Lo dice il sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo (Pd), che ha partecipato alla manifestazione ‘Birgi vuole volare’.
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