ROMA (ITALPRESS) – “Gli incidenti non avvengono ovunque nella stessa misura, avvengono con maggiore frequenza quando il lavoro è precario, frammentato e questo pone due questioni. Una è quella del subappalto e l’altra è quella dell’omogeneità dell’attività contrattuale. Bisogna affrontare gli elementi di carattere strutturale se vogliamo incidere significativamente sul fenomeno degli infortuni e delle morti sul lavoro. Dobbiamo intervenire su frammentazione e precarietà del lavoro per dare alle nuove generazioni una prospettiva di lavoro diversa e più sicura”. Così Andrea Orlando, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali nel corso di una informativa alla Camera sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Dobbiamo evitare che la ripresa generi un arretramento sul fronte della sicurezza e della salute dei lavoratori”, ha sottolineato Orlando.
“C’è bisogno di tempo, paghiamo le scelte che non sono state fatte in passato e le scelte che faremo oggi forse produrranno degli effetti in futuro. L’intervento operato con il decreto legge fiscale da poco convertito in legge sta iniziando ora a dare i primi effetti – ha aggiunto -. Occorre aumentare e mantenere alta attenzione e impegno, rafforzare controlli e programmazione di azioni strutturali per intervenire sulle ragioni di una recrudescenza degli infortuni sul lavoro, che risiedono nella carenza di risorse impiegate, di strategie organizzative e di una persistente violazione della tutela dei lavoratori. Occorre estendere in maniera diffusa a tutti i settori produttivi l’azione di vigilanza, formazione, prevenzione, informazione, assistenza alle imprese e concentrarsi su settori che presentano una maggiore incidenza di irregolarità contrattuali e una minore trasparenza delle condizioni di lavoro”.
(ITALPRESS).
“Dobbiamo evitare che la ripresa generi un arretramento sul fronte della sicurezza e della salute dei lavoratori”, ha sottolineato Orlando.
“C’è bisogno di tempo, paghiamo le scelte che non sono state fatte in passato e le scelte che faremo oggi forse produrranno degli effetti in futuro. L’intervento operato con il decreto legge fiscale da poco convertito in legge sta iniziando ora a dare i primi effetti – ha aggiunto -. Occorre aumentare e mantenere alta attenzione e impegno, rafforzare controlli e programmazione di azioni strutturali per intervenire sulle ragioni di una recrudescenza degli infortuni sul lavoro, che risiedono nella carenza di risorse impiegate, di strategie organizzative e di una persistente violazione della tutela dei lavoratori. Occorre estendere in maniera diffusa a tutti i settori produttivi l’azione di vigilanza, formazione, prevenzione, informazione, assistenza alle imprese e concentrarsi su settori che presentano una maggiore incidenza di irregolarità contrattuali e una minore trasparenza delle condizioni di lavoro”.
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