MILANO (ITALPRESS) – Silenti ma presenti: le badanti sono quasi un milione in Italia, di cui il 60% lavora in nero. La ricerca realizzata da Acli Lombardia con il sostegno e contributo da parte di Fondazione Cariplo ha scattato una fotografia su come sono cambiate in questi anni, e soprattutto dopo oltre un anno di pandemia. I risultati dello studio saranno presentati domani alle ore 17 in una conferenza on line.
La ricerca “La cura dopo la tempesta” si inserisce nel più vasto programma di ricerca “Time to care”, realizzato da ARS-Associazione per la ricerca sociale, Acli Lombardia e Università di Pavia. Oggi le badanti sono oggi molto più anziane, sono meno disposte a convivere e all’assistenza notturna, provengono un pò di più dall’Est Europa, ma molto meno dal Sud America. Siamo così di fronte a un mercato maturo e segmentato perchè differenziato per età, disponibilità al tipo di lavoro, esperienza, prospettive. Molto più che in passato intendono continuare a svolgere questo lavoro, di cui sono mediamente soddisfatte, ma come in passato sono incerte su quanto durerà la loro permanenza in Italia.
“Le ACLI, insieme agli altri soggetti sociali, si sono battute in questi anni per la tutela di un ambito caratterizzato ancora da alti tassi di fragilità e precarietà, elementi resi ancora più critici da questo anno di emergenza pandemica, che, come sappiamo, insieme ad anziani e non autosufficienti, ha impattato duramente su caregiver e assistenti familiari” – ha commentato Martino Troncatti, Presidente ACLI Lombardia, e prosegue: “Per questo è ancora più importante e urgente oggi promuovere un reale raccordo tra lavoro di cura e il resto del welfare territoriale lombardo, sia attraverso misure di supporto economico sia facilitando dispositivi e spazi di connessione”.
“Il sostegno alla ricerca è un’attività strategica. La conoscenza è alla base di ogni decisione o azione che si voglia intraprendere. Questo aspetto poi è determinante per la ricerca in ambito sociale. Questo studio sull’assistenza, la cura e sui servizi che le badanti offrono è importante per chi si trova ad affrontare quotidianamente questi problemi. E nella logica con cui la fondazione approccia questi temi, ogni volta che si fa ricerca i risultati vengono messi a disposizione di tutti”- ha detto Carlo Mango, Direttore dell’Area Ricerca scientifica di Fondazione Cariplo.
(ITALPRESS).
La ricerca “La cura dopo la tempesta” si inserisce nel più vasto programma di ricerca “Time to care”, realizzato da ARS-Associazione per la ricerca sociale, Acli Lombardia e Università di Pavia. Oggi le badanti sono oggi molto più anziane, sono meno disposte a convivere e all’assistenza notturna, provengono un pò di più dall’Est Europa, ma molto meno dal Sud America. Siamo così di fronte a un mercato maturo e segmentato perchè differenziato per età, disponibilità al tipo di lavoro, esperienza, prospettive. Molto più che in passato intendono continuare a svolgere questo lavoro, di cui sono mediamente soddisfatte, ma come in passato sono incerte su quanto durerà la loro permanenza in Italia.
“Le ACLI, insieme agli altri soggetti sociali, si sono battute in questi anni per la tutela di un ambito caratterizzato ancora da alti tassi di fragilità e precarietà, elementi resi ancora più critici da questo anno di emergenza pandemica, che, come sappiamo, insieme ad anziani e non autosufficienti, ha impattato duramente su caregiver e assistenti familiari” – ha commentato Martino Troncatti, Presidente ACLI Lombardia, e prosegue: “Per questo è ancora più importante e urgente oggi promuovere un reale raccordo tra lavoro di cura e il resto del welfare territoriale lombardo, sia attraverso misure di supporto economico sia facilitando dispositivi e spazi di connessione”.
“Il sostegno alla ricerca è un’attività strategica. La conoscenza è alla base di ogni decisione o azione che si voglia intraprendere. Questo aspetto poi è determinante per la ricerca in ambito sociale. Questo studio sull’assistenza, la cura e sui servizi che le badanti offrono è importante per chi si trova ad affrontare quotidianamente questi problemi. E nella logica con cui la fondazione approccia questi temi, ogni volta che si fa ricerca i risultati vengono messi a disposizione di tutti”- ha detto Carlo Mango, Direttore dell’Area Ricerca scientifica di Fondazione Cariplo.
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