ROMA (ITALPRESS) – “Il 13 febbraio i nuovi positivi erano solo 22 mila circa e anche la nostra associazione Aie aveva ritenuto plausibile un’evoluzione di rapido declino dell’incidenza con una riduzione del 30% di nuovi casi ogni settimana. Invece nei giorni successivi si è avuto un incremento e l’8 marzo siamo arrivati a quota 60 mila». E’ l’analisi al Corriere della Sera di
Stefania Salmaso, Associazione italiana di epidemiologia.
“Accelerazione imprevista? Purtroppo è così. Ora l’incidenza è di 500 casi settimanali su 100 mila abitanti, potremmo raggiungere i 600 già dal 14 marzo. L’aumento è presente in tutte le Regioni, in alcune è particolarmente significativo. Oggi in Italia ci sono almeno 970 mila persone cui è stata accertata l’infezione e sono contagiose. L’allentamento di molte misure restrittive e dei comportamenti individuali certamente ha avuto un ruolo determinante nell’inversione di tendenza. Bambini e ragazzi, specie tra 6 e 10 anni, sono stati particolarmente colpiti nella prima metà di febbraio, poi il numero è rapidamente sceso. Tra gli adulti invece il declino è stato meno rapido».
«Il Covid resterà a lungo con noi e non è scontato che sarà stagionale. Ricordiamo che in Sud Africa la variante Omicron è emersa in estate. Abbiamo però sempre più strumenti per curare la malattia e ormai gran parte della popolazione, grazie soprattutto ai vaccini, ha sviluppato almeno una parziale immunità che ci farà uscire dalla fase pandemica» conclude.
(ITALPRESS).
Stefania Salmaso, Associazione italiana di epidemiologia.
“Accelerazione imprevista? Purtroppo è così. Ora l’incidenza è di 500 casi settimanali su 100 mila abitanti, potremmo raggiungere i 600 già dal 14 marzo. L’aumento è presente in tutte le Regioni, in alcune è particolarmente significativo. Oggi in Italia ci sono almeno 970 mila persone cui è stata accertata l’infezione e sono contagiose. L’allentamento di molte misure restrittive e dei comportamenti individuali certamente ha avuto un ruolo determinante nell’inversione di tendenza. Bambini e ragazzi, specie tra 6 e 10 anni, sono stati particolarmente colpiti nella prima metà di febbraio, poi il numero è rapidamente sceso. Tra gli adulti invece il declino è stato meno rapido».
«Il Covid resterà a lungo con noi e non è scontato che sarà stagionale. Ricordiamo che in Sud Africa la variante Omicron è emersa in estate. Abbiamo però sempre più strumenti per curare la malattia e ormai gran parte della popolazione, grazie soprattutto ai vaccini, ha sviluppato almeno una parziale immunità che ci farà uscire dalla fase pandemica» conclude.
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