ROMA (ITALPRESS) – “Ho detto che la transizione ecologica sarà un bagno di sangue se non si sta attenti, perchè bisogna essere onesti con i cittadini. Il cambiamento è epocale, Italia e Europa hanno un ruolo di guida del resto del mondo, noi dobbiamo fare uno sviluppo per il pianeta e non a spese del pianeta. Non possiamo andare troppo lenti, è urgente ridurre le emissioni per il cambiamento climatico, ma se si va troppo veloci rischiamo di mettere per strada milioni di famiglie perchè cambieranno tanti settori lavorativi. Servono tempi rapidi ma sostenibili per le classi più deboli, meno ricche”. Così il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ospite a “Mezz’ora in più” su Rai3. “Cina, Russia e India sono i paesi più inquinanti, ma è grande risultato del G20 aver avuto il riconoscimento del bisogno di un’accelerazione. Hanno capito che bisogna andare su un aumento di 1,5 gradi per la Terra, ma trovare l’anno entro il quale siamo tutti d’accordo, è molto complicato”, ha aggiunto.
“Rifiuto l’ipocrisia del bla, bla, bla. Ci sono delle regole e la politica stabilisce i rappresentanti, i capi di Stato sono stati eletti e la protesta deve diventare proposta, altrimenti è parte del problema. Dopo l’esperienza della you4climate ho capito che abbiamo molto da ascoltare da questi giovani, la loro protesta ha ragione di essere, avevamo il futuro ma glielo abbiamo consegnato molto buio. Però ora dobbiamo creare un rapporto di fiducia, è importantissima per il percorso che ci porterà al 2050”, ha chiosato Cingolani.
(ITALPRESS).
“Rifiuto l’ipocrisia del bla, bla, bla. Ci sono delle regole e la politica stabilisce i rappresentanti, i capi di Stato sono stati eletti e la protesta deve diventare proposta, altrimenti è parte del problema. Dopo l’esperienza della you4climate ho capito che abbiamo molto da ascoltare da questi giovani, la loro protesta ha ragione di essere, avevamo il futuro ma glielo abbiamo consegnato molto buio. Però ora dobbiamo creare un rapporto di fiducia, è importantissima per il percorso che ci porterà al 2050”, ha chiosato Cingolani.
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