ROMA (ITALPRESS) – “Il presidente del Consiglio si è impegnato a triplicare la finanza per il clima, quella italiana, a partire dal 2022 per sei anni, questo aiuterà a potenziare il nostro ruolo nella cooperazione internazionale”. Lo ha detto il ministro dalla Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, nel corso dell’audizione nelle commissioni riunite Ambiente di Camera e Senato, sulla partecipazione dell’Italia alla Cop26.
“Per la prima volta la Cop, a Glasgow, ha riconosciuto la necessità di agire sui combustibili fossili, il documento invia un chiaro segnale sulla volontà di accelerare la transizione energetica in questo decennio – ha aggiunto -, noi siamo stati i pionieri nel sancire come affrontare la sfida del cambiamento climatico, importante ora è monitorare anno per anno”.
Cingolani ha spiegato che “tutti gli impegni presi nei primi due giorni della Cop26 dai capi di Stato, per combattere il cambiamento climatico, sono da mettere tra i risultati raggiunti di altissimo livello, risultati che poi andranno incrementati. Ora la grande sfida è tradurre questi impegni in sfide reali. Sono convinto che abbiamo creato una base ottima e solida su cui costruire i nostri sforzi futuri nella lotta contro il clima”. Infine il ministro ha ricordato i risultati raggiunti: “Nel coinvolgere i giovani su questi temi, l’Italia è impegnata fin dal 2019 su questi aspetti, abbiamo riconosciuto l’urgente necessità di coinvolgere i giovani nei processi decisionali relativi alla lotta al cambiamento climatico, riconoscendo l’opportunità di una loro presenza ai tavoli”.
(ITALPRESS).
“Per la prima volta la Cop, a Glasgow, ha riconosciuto la necessità di agire sui combustibili fossili, il documento invia un chiaro segnale sulla volontà di accelerare la transizione energetica in questo decennio – ha aggiunto -, noi siamo stati i pionieri nel sancire come affrontare la sfida del cambiamento climatico, importante ora è monitorare anno per anno”.
Cingolani ha spiegato che “tutti gli impegni presi nei primi due giorni della Cop26 dai capi di Stato, per combattere il cambiamento climatico, sono da mettere tra i risultati raggiunti di altissimo livello, risultati che poi andranno incrementati. Ora la grande sfida è tradurre questi impegni in sfide reali. Sono convinto che abbiamo creato una base ottima e solida su cui costruire i nostri sforzi futuri nella lotta contro il clima”. Infine il ministro ha ricordato i risultati raggiunti: “Nel coinvolgere i giovani su questi temi, l’Italia è impegnata fin dal 2019 su questi aspetti, abbiamo riconosciuto l’urgente necessità di coinvolgere i giovani nei processi decisionali relativi alla lotta al cambiamento climatico, riconoscendo l’opportunità di una loro presenza ai tavoli”.
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