Liste d’attesa praticamente azzerate: non è una chimera ma è quello che sta accadendo a Trapani. Ne abbiamo parlato a Talk Sicilia con Vincenzo Spera, commissario straordinario dell’Asp di Trapani. I risultati ottenuti vanno giudicati dai numeri. In una provincia dove la sanità sembrava sul punto di collassare, restano da smaltire soltanto poco più di un migliaio di esami. Alla fine del 2022, l’Asp ne aveva sul groppone quasi 38 mila.
“Noi abbiamo lavorato in questo anno e mezzo a Trapani, cercando di porre rimedio a quelli che erano i ritardi dovuti soprattutto all’emergenza che ha praticamente bloccato l’attività sanitaria. Avevamo accumulato grandi numeri sui quali abbiamo cercato di lavorare per tempo, cercando di programmare quella che era l’attività che quotidianamente svolgono i nostri professionisti, sia gli specialisti ambulatoriali da un lato che i nostri medici che sono all’interno degli ospedali proprio per dare risposte ai cittadini della provincia di Trapani”, ha spiegato Spera.
Secondo il manager della sanità trapanese, i risultati sono stati ottenuti grazie a un percorso condiviso da tutti gli attori del sistema salute: “Quando sono arrivato a Trapani quello che mancava era un pò di motivazione. Abbiamo cercato di incontrare tutti i nostri sanitari, girando per i vari presidi e distretti e cercando di dare loro quell’aiuto per dire noi ci siamo, siamo a fianco a voi e risolviamo insieme a voi i problemi. E questo è stato colto in pieno da parte dei professionisti e su questo i numeri ci hanno cominciato a dare un’inversione di tendenza grossa”.
Liste d’attesa azzerate all’Asp di Trapani
Spera elenca così i risultati ottenuti: “A fine del 2022 c’erano 37.560 esami da dover erogare. Ad oggi ne abbiamo 1609. Questo è il numero del quale stiamo parlando. Quindi al 31 dicembre del 2022 abbiamo solo 1609 esami da recuperare e recupereremo ovviamente nel prossimo mese e mezzo. Il che significa che abbatteremo totalmente liste d’attesa”.
Un risultato che per il manager dell’Asp di Trapani non sarebbe stato possibile raggiungere senza la collaborazione dei medici, degli infermieri, di tutti coloro che collaborano al funzionamento del sistema sanitario.
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