All’Associazione Borghi dei Tesori possono aderire i comuni sotto i 7.000 abitanti e, in ciascuno di essi, deve ricadere almeno un “tesoro”, cioè un bene di riconosciuta importanza culturale (storico-artistica, monumentale, naturalistica, artigianale, tesoro umano).

“Capolavori perduti” è una mostra veramente unica nel suo genere: sette “rimaterializzazioni” in altissima definizione di altrettante opere distrutte, rubate, bruciate, comunque ormai perse per sempre.

Il festival che ormai “racconta” l’Isola, e ha appena chiuso un’edizione straordinaria nelle province siciliane sfiorando gli 80 mila partecipanti, arriva per il secondo anno a Catania.

Il sito più visitato in assoluto è stato il castello Maniace di Siracusa con 1100 presenze.

I Quattro Pizzi raccontano le donne di Casa Florio ma si scende anche nel rifugio di piazza Pretoria e si visita di notte il Museo Morettino

Primo per visitatori, 7.834 visitatori, il rifugio antiaereo di piazza Pretoria - aperto già da due anni - che ha fatto rivivere a diversi nonni i ricordi della guerra, quando su Palermo piovevano le bombe degli americani.

Ultimi giorni sotto l’acqua. A Palermo il più visitato è Palazzo Alliata di Villafranca, a Catania Palazzo Biscari. Attesa per la Notte Bianca UNESCO e per le ultime passeggiate rinviate

L’Istituto Florio Salamone è una vera scoperta, ed è uno dei luoghi inediti del percorso di quest’anno de Le Vie dei Tesori che avvia domani (venerdì 26 ottobre) il suo quarto e penultimo weekend: le visite alla scoperta delle foto sbiadite dei Florio.

I ragazzi sveleranno i segreti di alcuni volumi di particolare pregio del Fondo librario antico (incunaboli, antifonari/manoscritti, itinerarium Rosaliae), ma anche l’affascinante storia della Cappella San Giuseppe.

Domani e domenica (dalle 10 alle 15) sarà possibile visitare nel chiostro ottocentesco della Questura, la ricostruzione della scrivania di Boris Giuliano, il Capo della Mobile, ucciso nel 1979 da Leoluca Bagarella.

Per l’occasione, la Questura di Palermo ha deciso di fornire un contributo che attinga a piene mani alla sua storia personale ed alla ricchezza artistica del palazzo che ne ospita la sede.

Il più amato è sempre il rifugio antiaereo sotto piazza Pretoria, tallonato dall’aeroporto di Boccadifalco

I palazzi di Palermo erano salotti dove si imparava ad amare: il salone delle feste di Palazzo De Gregorio, per esempio, ospitò gli amplessi tra l’avventuriera e spregiudicata Lady Hamilton e l’ammiraglio Nelson.

Per la prima volta in assoluto, dalle quattro residenze imperiali russe, oggi trasformate in museo, giungono in contemporanea oggetti, arredi, tele.

Il sito più amato è il rifugio antiaereo aperto per la prima volta

“Il Trionfo della morte” e solo quello. Se non si è specialisti del periodo, si conosce soltanto lo splendido affresco staccato da Palazzo Sclafani e conservato alla Galleria regionale di […]

Impennata finale di visitatori a Trapani. Il bilancio città per città di una edizione che ha superato ogni previsione

Numeri da recordo per ils econdo week-end delle vie dei tesori 2018 che hanno ormai lasciato i confini di Palermo

Hanno aperto le porte più di 150 luoghi in tutta l’isola fra Chiese monumentali, ipogei, siti archeologici, biblioteche storiche ancora, ville liberty, cripte e circoli nobiliari. Vince Messina, segue Trapani, bene le tre città del Ragusano

Gli economisti ormai lo studiano: l’anno scorso ha prodotto, nella sola Palermo, una ricaduta in termini di spesa turistica che l’osservatorio Otie ha calcolato in circa tre milioni di euro (alberghi, trasporti, shopping), per un totale di oltre 350 mila visitatori in 5 weekend.