In una occasione gli inviati di Cosa Nostra si dovettero accontentare di portare via la macchinetta del caffè ad un esercente che non poteva pagare il pizzo. Il racconto del capo della mobile di Palermo, Rodolfo Ruperti.

Avrebbe accoltellato durante un rissa un giovane pescivendolo intervenuto in difesa del fratello

Per i mafiosi l'estorsione resta un serbatoio importante di arricchimento.

Nel corso delle indagini, iniziate a settembre 2018, sono stati eseguiti una cinquantina di arresti. Arrivano oggi altre 11 misure cautelari. A Ballarò si continuava a spacciare.

Gli aggressori hanno quasi tutti precedenti penali. Avevano cercato di portare via dal market anche l'impianto di videosorveglianza, non riuscendoci a causa dell'arrivo immediato di alcune volanti di Polizia.

I controlli antidroga dei falchi della Mobile di Palermo portano in manette tre pusher

L'indagine conferma lo stretto legame tra il mondo della droga e la mafia. Non a caso Ruperti precisa che "i personaggi che erano a capo di queste due organizzazioni criminali sono soggetti vicini agli ambienti di Cosa nostra".

Il gruppo aveva contatti in tutta Italia e puntualizza Ruperti, "c'era un epicentro anche qui a Palermo".

Come conferma Ruperti "tra gli arrestati di spicco di questa operazione c'è un imprenditore, Baldassarre Migliore, un po' trasversale che grazie all'appoggio delle famiglie mafiose riusciva ad ottenere alcuni lavori in territori dove l'organizzazione Cosa Nostra incideva".

Sono 14 le persone ristrette in carcere mentre una ai domiciliari. L'inchiesta, partita da Caltanissetta, ha coinvolto altre due province. A Palermo necessario l'impiego dei cani antidroga

Dopo un lungo appostamento gli uomini della squadra mobile di Palermo hanno tratto in arresto un incensurato 44enne

Le indagini hanno preso le mosse dall'arresto di due cittadini dello Sri lanka sorpresi il 31 dicembre 2016 con documenti falsi all'aeroporto falcone Borsellino di Palermo

L'operazione è coordinata dalla Dda di Palermo. Le perquisizioni sono in corso nelle abitazioni di una trentina di fiancheggiatori del capomafia tutti indagati dalla Dda.

E' stata effettuata stamani, nel policlinico universitario di Catanzaro, l'autopsia sul corpo di Giovanni Aiello, l'ex agente della squadra mobile di Palermo, ritenuto vicino ai servizi, deceduto lunedì sulla spiaggia di Montauro.

Inflitto quasi un secolo e mezzo di carcere a 21 dei 24 imputati, tre le assoluzioni parziali: Giuseppe Tumminia, Gaetano Leto e Gaetano Matuozzo.

La donna era parzialmente svestita, il cadavere è stato abbandonato a notte fonda. Il nove luglio un'altra donna priva di vita era stata abbandonata in condizioni analoghe poco distante

Davanti al bar Lux, dove Giuliano venne raggiunto e colpito dai sicari, si sono ritrovati oggi la moglie Maria Ines, i figli Selima, Manuela e Alessandro. In via Di Blasi c'erano anche il sindaco Leoluca Orlando, funzionari di polizia, amici di Giuliano.

Le due ordinanze sono state eseguite dalla Polizia di stato che contestualmente ha proceduto al sequestro preventivo ai fini della confisca, dell’ impresa individuale attiva nel settore della rivendita di  carni, denominata “Le delizie della carne” di via Giovanni Campisi.

Una donna ieri sera è stata aggredita in casa in via Empedocle Restivo a Palermo. Per portarle via soldi e oggetti in oro i rapinatori non hanno esitato a picchiarla provocandole ferite anche gravi.

Sono 12 le sale giochi chiuse nel corso dell'operazione congiunta condotta dalle squadre mobili delle tre città del sud e il servizio centrale operativo d ella Polizia