Clima infuocato a Messina in vista delle elezioni amministrative per la scelta del nuovo sindaco della città. Sulla questione interviene Pietro Navarra, deputato nazionale del Pd. In una nota Navarra fa una sua analisi di quanto sta accadendo, e di certo, non le manda a dire.

Ci si prepara alle elezioni amministrative a Messina ma anche a Palermo. Tanti i nomi di donne. Ma quale è lo stato di salute del centrodestra? Ne parla il deputato nazionale leghista Nino Germanà in una intervista rilasciata a TempoStretto.

Il sindaco di Messina Cateno De Luca ha passato la prima notte in una tenda al molo San Francesco a Messina come forma di protesta per l'obbligo del super green pass per attraversare lo stretto di Messina.

Musica e cultura, arte e solidarietà, giovani e talento, formazione e crescita. Sono solo alcuni dei temi che stanno alla base della nascita della Casa del Musicista, associazione della quale è 'ambasciatore' il sindaco di Messina.

Cateno De Luca lancia il suo tour musicale denominato "A Modo Mio". Lo spettacolo vivrà come momento di apertura la "prima" prevista per il 22 ottobre al Teatro Golden di Palermo.

Torna all'attacco di Musumeci il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che chiede le dimissioni del governatore definendolo "un imbroglione politico". I Comuni, secondo il sindaco, sarebbero stati lasciati soli nella gestione dell'emergenza economica. Strali anche per l'assessore Armao.

Alla testa della protesta dei duemila assistenti all'igiene personale dei bambini disabili, sbarca in via Trinacria col megafono e ingaggia, a modo suo, la polemica con Palazzo dei Normanni e Palazzo d'Orleans

Soddisfatto il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che torna a parlare della "macchina del fango" azionata nei confronti suoi e della città che amministra.

Una manovra che vale 10 milioni di euro, suddivisa in: 5 milioni per i contributi da erogare e altri 5 milioni per le esenzioni tributarie. Inoltre sono previsti anche appalti per infrastrutture che da maggio ad agosto ammontano ad oltre 30 milioni di euro.

Il sindaco rivolge anche un appello ai cittadini: "Non possiamo morire di Coronavirus. Questa è una guerra che possiamo vincere se ciascuno di noi applica un autocontrollo ancora indispensabile”.

“Non giriamo intorno al nocciolo della questione – continua il Primo cittadino - il Governo trascura completamente di occuparsi degli aspetti prettamente economici della gestione della crisi da contagio del COVID-19, scaricando sulle spalle degli operatori economici ogni conseguenza generata da questa situazione di prolungata inattività".

“Anticipo che tale proposta – dice il primo cittadino – prevede una differenziazione territoriale, per come è attualmente la geografia del virus in Italia".

Una circostanza che ha fatto scoppiare la polemica lanciata dal Presidente della Commissione regionale Antimafia, Claudio Fava. Un corteo di persone a piedi, macchine e motorini, ha accompagnato al Gran Camposanto di Messina la salma di Rosario Sparacio, fratello dell'ex presunto boss Luigi Sparacio.

Il provvedimento di De Luca aveva un difetto di competenza in quanto investiva un ambito territoriale regionale e non circoscritto al Comune di Messina.

Il primo cittadino non ha intenzione di sospendere la sua ordinanza, nonostante il Consiglio di Stato abbia rilasciato un parere che la considera, di fatto, illegittima.

Questa mattina ha preso ufficialmente avvio la piattaforma “Si passa a condizione” e sono stati eseguiti i primi controlli "che hanno dato esiti assolutamente convincenti".

L'ordinanza continuerà ad essere in vigore nonostante il parere negativo del Consiglio di Stato chiesto dal ministro degli Interni

Su Facebook, vero e proprio tribunale popolare virtuale, è scoppiata la bufera. Il post del sindaco ha ottenuto in poche ore oltre 6mila commenti. Molti i colpevolisti ma altrettanti gli innocentisti.

In una delle sue esternazioni, tutte documentate anche attraverso dirette video su Facebook, il sindaco di Messina aveva persino mandato 'a quel paese' il ministro dell'Interno.

Per Cateno De Luca: "Queste persone non dovevano arrivare sullo Stretto, dovevano essere fermate prima. Il Governo la deve smettere di creare queste situazioni di grande imbarazzo, perché non siamo carne da macello".