I sanitari hanno effettuato un secondo tampone dopo gli undici casi di contagio registrati nei giorni scorsi tra il gruppo di pakistani; questi ultimi sono stati già trasferiti fuori dal territorio siciliano mediante speciali ambulanze attrezzate per il biocontenimento.

Secondo quanto riferito dai testimoni, i migranti, in tutto 56, pagando circa 1.000 euro ciascuno, dopo mesi di permanenza in una connection house, sarebbero partiti dalla Libia con un gommone e poi fatti trasbordare un vecchio e fatiscente barchino.

Alcune della persone salvate ieri sono state trasferite a Lampedusa per motivi medici. A terra, conferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sono stati allertati i servizi di accoglienza.

Ha detto Teo di Piazza, coordinatore dell’équipe psicologica di MSF in Sicilia. “Alcuni di loro ci hanno detto che questo viaggio è sembrato durare un anno. Hanno solo bisogno di aiuto e di un po’ di umanità.”

E' la prima volta di un europeo che arriva in Sicilia dopo un 'viaggio della speranza' nel mare Mediterraneo.

Sbarcati stamani nel porto di Pozzallo 37 migranti, di cui 16 donne, arrivati a bordo della nave "Sea Watch 3" battente bandiera olandese.

Dalle indagini emerge che il ragazzo, in accordo con gli organizzatori libici, ha condotto il gommone carico di migranti in cambio del viaggio gratis. Con lui sono nove i fermati nel 2018.

Appena sceso dalla nave è stato trasferito in ospedale a Modica; dopo qualche ora le sue condizioni sono peggiorate e il giovane è morto per fame e per la malnutrizione che da mesi ha contribuito a peggiorare il suo già precario quadro clinico.

Sono poco più di mille i migranti che oggi arriveranno in Sicilia con tre sbarchi che interesseranno il versante sud-est dell'Isola.

E' arrivata a Pozzallo il pattugliatore 'Comandante Foscari' della guardia costiera, con 673 migranti. A bordo anche il bimbo morto alcune ore dopo essere stato soccorso dalla nave italiana per complicazioni post parto.

Nel Ragusano la polizia ha fermato altri cinque presunti scafisti. Si tratta di un senegalese di 22 anni, un gambiano di 19, un nigeriano di 18 e dei due minorenni provenienti da Senegal e Nigeria.

C’erano anche due salme assieme ai 573 migranti sbaracati la notte scorsa a Pozzallo nel Ragusano. Duecento di loro erano in condizioni di ipotermia e per sette persone è stato necessario il ricovero in ospedale.