Da CIEM a LAVORO SICILIA, da QUARIT a TERME DI SCIACCA, passando dal CERISDI a SICILIA PATRIMONIO IMMOBILARE fino a SVILUPPO ITALIA, per effetto della riforma, oltre 150 i lavoratori che in Sicilia hanno perso il posto di lavoro.

Nell’ultima Finanziaria erano previste sia le assunzioni di questi lavoratori che l’aumento di ore dei part time alla Sas. Una soluzione che avrebbe permesso di aumentare i livelli di fruizione nei musei siciliani.

I sindacati denunciano che l’assemblea dei soci della Sas venerdì scorso ha deciso di assumere 135 lavoratori dell’Albo regionale, dove sono iscritti inattesa di ricollocamento lavoratori licenziati dalle partecipate regionali, “solo a tempo indeterminato, con un part- time di 12 ore settimanali”.

Non c'è accordo per chiudere la partita delle nomine che deve, però, chiudersi prima dell'estate anche perchè da qui ad un mese o poco più arriveranno anche i nomi dei manager della sanità

Si tratta di circa 180 lavoratori impiegati nella Partecipata regionale come custodi dei musei siciliani. L'aumentod elle ore di servizio garantirà anche maggiori paerture dei siti

"Continuiamo a registrare, con rammarico ma non con stupore, la continua e totale assenza della governance societaria - stigmatizzano i Segretari Regionali di CGIL FP (Campagna), CISL FP (Piede), COBAS CODIR (D'Amico), FISASCAT CISL (Calabrò) - alle gravi denunce, che auspichiamo vengano attenzionate anche dalle istituzioni regionali competenti"

Rischiano di restare chiusi i musei e le aree archeologiche della Regione per le festività natalizie.

Per loro c'è una legge del 2007 che prevedeva la stabilizzazione e l’inserimento nelle piante organiche e che, ad oggi, rimane lettera morta.

Sono 152 lavoratori di varie aziende dismesse fra cui Sviluppo Italia Sicilia, Cerisdi, Iridas e Spi. Saranno impiegati tramite la Sas nei Dipartimenti regionali. Raggiunto l'accordo all'assessorato Economia

Sono 150 i 'licenziati' dalla società partecipate soppresse o in dismissione che dovrebbero transitare in Servizi Ausiliari Sicilia

Via libera alla manovra da 220 milioni per l'assestamento di bilancio ma la giunta 'salta' e cresce la litigiosità sulle nomine ai vertici delle società regionali

A casa i 75 lavoratori di Sviluppo Italia Sicilia. Con l'arrivo questa mattina delle lettere, si è conclusa nel peggiore dei modi possibile la procedura di licenziamento collettivo.

Stamane le segreterie territoriali e i rappresentanti sindacali di RSA Fiba Cisl, Fisac CGIL, Fabi, UGL Credito e Uilca UIL hanno incontrato il liquidatore, l'avvocato Vincenti, che ha inoltrato ai sindacati l’avvio della procedura di licenziamento collettivo dei lavoratori.

I segretari regionali delle politiche delle società partecipate dalla Regione Siciliana, del Cobas/Codir, della Cgil FP, Fisascat-Cisl e Cisl Fp chiedono l'apertura di un'indagine interna.

Servizi Ausiliari Sicilia, resta senza amministratore. Preoccupata la Uil ma la Cisl chiede a Vincenzo Lo re di restare e proseguire nell'opera di rilancio

A rischio da domani l'incubatore di impresa di catania con 15 aziende e 180 dipendenti oltre ai 75 dipendenti della Partecipata, all'assistenza alla Formazione e a Garanzia Giovani