Blocco della sanatoria per immobili mafiosi: Il Parlamento italiano ha respinto un emendamento che avrebbe permesso la sanatoria di immobili abusivi confiscati alla mafia, costruiti sulle coste

"La delibera è pienamente operante e vigente". Lo dichiara l'esponente di Progetto Palermo Mariangela Di Gangi a proposito delle pratiche di sanatoria per gli occupanti di beni confiscati.

Tutto ancora bloccato. Restano in stand by le domande per la sanatoria relativa agli occupanti di beni confiscati. Due giorni fa era uscito un avviso che invitava a presentare le domande. Le stesse però non potranno andare avanti prima di un pronunciamento sulla richiesta di sospensiva.

Dalla Giunta era arrivato l'ok, ma il vicesindaco in quota Fratelli d'Italia stoppa tutto con una richiesta di sospensiva. Spiazzati i sindacati di base.

Respinto il ricorso di due coniugi che volevano sanare gli abusi. Si legittima quanto era stato deciso dal Comune

Il testo, presentato dal capogruppo di Fratelli d'Italia Giorgio Assenza, componente della stessa commissione, a breve dovrebbe approdare in aula per l'esame finale e la sua definitiva approvazione

La proposta del candidato al senato Ugo Forello. Secondo le stime gettito per lo Stato da questa operazione di 2-3 miliardi

E' arrivato il ricorso al Tar di Palermo che ha accolto il ricorso ripristinando la sanatoria edilizia

Legambiente Sicilia ha inviato un’articolata memoria alla Presidenza del Consiglio e al Ministero della Cultura chiedendo che il Governo nazionale deliberi l’impugnazione davanti la Corte Costituzionale

L’autorità giudiziaria aveva ingiunto lo sgombero ai proprietari che abitano nell’immobile in questione fissando l’inizio delle operazioni di demolizione per il 18 dicembre scorso. Le ruspe erano già pronte ad agire, come d’altronde già accaduto in tante altre circostanze ad Altavilla Milicia.

Contributi per la demolizione degli abusi edilizi. Legambiente Sicilia: “Un’opportunità che i sindaci devono cogliere per eliminare la bruttezza dal nostro territorio e ripristinare la legalità”. La Sicilia tra le regioni “più abusive”.

Norma illegittima, "Ennesima brutta figura dell'Ars, ora sfidiamo Cordaro", esulta Legambiente dopo l'impugnativa del Consiglio dei Ministri sulla sanatoria Ars. Nel 2021 impugnate 8 leggi su 19 della Regione siciliana, ben il 42%.

"Abbiamo depositato al Consiglio dei Ministri, la nota con la quale chiediamo di valutare l'opportunità di impugnare la legge ARS sul condono edilizio in aree paesaggistiche. Una legge pessima, che condona gli immobili totalmente abusivi”. Lo affermano i deputati del M5S all'Ars.

Sulla recente bocciatura all’ARS, dell’emendamento che prevedeva la sanatoria degli immobili abusivi costruiti entro centocinquanta metri dalla costa prima del 1983, si registra l’intervento del presidente del Collegio dei Geometri […]

Disabili gravissimi: prorogato al 30 settembre il termine per la presentazione domande per ottenere il patto di cura. Sprint all'Ars: approvata norma su accoglienza e inclusione; bocciata la sanatoria abusi entro 150 metri dalle coste, ma ok alla "mini sanatoria" nelle zone ad inedificabilità relativa.

Ddl edilizia. Legambiente Sicilia chiede al Presidente dell’Ars di verificare con gli uffici dell’ARS se ci siano le condizioni per stralciare dal corpo del disegno di legge l’articolo che consente il mini condono del 2003

Il governo Musumeci difende la norma tacciata di essere una sanatoria Cordaro “Governo non sarà mai favorevole a sanatorie in aree di inedificabilità assoluta” Sull’articolo 20 aggiunge “Atto di responsabilità […]

M5S all'Ars attacca il governo regionale: “Sanatoria Musumeci, norma gravissima che aggredisce il paesaggio siciliano. Chiederemo a Roma di farla impugnare”.

"Il diritto alla casa e all'abitare è un principio inviolabile che non può essere calpestato nel silenzio delle istituzioni e spesso e volentieri, a colpi di sentenze", a dirlo in una nota è il parlamentare regionale Vincenzo Figuccia deputato della Lega all'Ars e coordinatore provinciale del partito a Palermo.

La società ricorrente potrà mantenere il proprio immobile essendo preclusa la possibilità per il Comune di demolire l'immobile