Continuano le polemiche sugli scontri del 23 maggio all'albero Falcone. L'ex procuratore generale di Palermo, oggi senatore del Movimento Cinque Stelle, Roberto Scarpinato, presenta interrogazione al Ministro Piantedosi.

La decisione degli elettori di Palermo. Il sostegno per la candidatura al Senato dell’ex magistrato antimafia

"Quando il presidente Giuseppe Conte mi ha telefonato per propormi la candidatura al Senato, gli ho chiesto del tempo per riflettere. Ho subito rivendicato la mia indipendenza". L'ha detto Roberto Scarpinato presentando a Palermo la sua candidatura al Senato con il M5S.

Sarà presente anche l'ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato alla presentazione di martedì a Palermo dei candidati 5 stelle del Palermitano

"A Palermo per toccare con mano i bisogni dei palermitani, con l’obiettivo di rimboccarci le maniche e lavorare senza risparmio per cambiare le cose"

Dopo alcuni giorni di commemorazioni in giro per Palermo ieri al Teatro Golden è stato fatto il punto sulla lotta alla mafia e sulla volontà politica di perseguire cosa nostra. […]

L'avv. Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino, e genero del giudice, pochi giorni fa aveva accusato Lo Forte di aver nascosto la notizia dell'archiviazione del dossier mafia-appalti. Oggi il magistrato Guido Lo Forte in aula si difende: "Non nascosi nulla, Borsellino sapeva".

“Dopo la morte di Paolo Borsellino, precisamente a settembre del 1992, il Ros dei carabinieri depositò la cosiddetta informativa Sirap in cui si sosteneva che dietro le illecite aggiudicazioni degli […]

"Il dottor Guido Lo Forte nascose a Paolo Borsellino che il 13 luglio 1992 aveva firmato l'archiviazione dell'inchiesta su mafia e appalti. Mi oppongo alla richiesta della difesa di sentirlo in aula insieme a Roberto Scarpinato e Giuseppe Pignatone". L'ha detto l'avv, Fabio Trizzino, legale della famiglia Borsellino

Lunga audizione in commissione regionale antimafia per Roberto Scarpinato, ex procuratore generale di Palermo, che ha parlato sull'attentato di via D'Amelio che costò la vita al giudice Paolo Borsellino ed alla sua scorta.

In questi 31 anni l'inchiesta si è dovuta confrontare con molte ombre e con tentativi di depistaggio contro i quali si è battuto il padre di Nino, Vincenzo Agostino.

Il riferimento della Borsellino è ad eventuali responsabilità disciplinari dei magistrati che indagarono sulla strage di via D'Amelio. Indagine condizionata da una clamoroso depistaggio su cui è in corso un processo a tre funzionari di polizia"

Per il procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato i patrimoni illeciti confiscati ammontano all'1% del giro d'affari delle mafie quindi il rischio per la criminalità che i loro capitali incappino nella giustizia europea è quasi zero

Ma la Bindi torna ancora sull'argomento Cosa Nostra e mette in guardia da facili illusioni: "Cosa nostra si sta riorganizzando in città e provincia, le scarcerazioni di molti capi torna a rendere la situazione critica e preoccupante".

Su 82 comuni della provincia di Palermo 75 non hanno adempiuto all'obbligo di demolizione o acquisizione di immobili abusivi.

Ricordati oggi a Palermo i trent'anni del maxi processo che segnò il primo grande colpo a Cosa nostra