Notizie su ristoratori

Con la zona gialla, finisce la protesta dei ristoratori di Palazzolo Acreide, che, per oltre un mese, hanno occupato la sala del Consiglio comunale.

Non sono solo gli innamorati ad attendere il 14 febbraio, San Valentino è anche una festa per tanti ristoratori che in cuor loro speravano di aprire i locali per quella sera con tanto di misure di sicurezza.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, si è recato a Palazzolo Acreide, nel Siracusano,  per incontrare i ristoratori locali protagonisti di una protesta, culminata con la simbolica occupazione dell'aula che ospita il Consiglio comunale.

Una iniziativa, spiegano i promotori, autorizzata dalla Questura di Catania per protestare pacificamente contro la zona rossa e la chiusura di bar, ristoranti, pizzerie e le attività di somministrazione in genere.

Dopo aver consegnato al sindaco le divise da chef, in segno di protesta sia contro la zona rossa sia per l'esiguità dei ristori, i ristoratori di Palazzolo Acreide, hanno deciso da lunedì di occupare pacificamente l'aula del Consiglio comunale.

I ristoratori di Palazzolo Acreide, nel Siracusano, hanno scritto al Presidente del Consiglio, fornendo alcune proposte prima che il fallimento si porti via le loro attività.

Dichiara Giovanni Trimboli: "Ordinanze confuse, Governo che dà l’impressione di navigare a vista, quasi trenta Dpcm emanati dall’inizio della pandemia hanno portato, alla fine, solo chiusure inutili e gravi problematiche socio finanziarie, con perdite sul territorio di aziende e posti di lavoro”.

In occasione della festa dell’Epifania, la FIPE- Federazione Italiana Pubblici Esercizi, sostenuta dalla Confcommercio di Catania e con il patrocinio del Comune di Catania, organizza un pranzo per le famiglie bisognose.

La dotazione del Fondo Sicilia destinata alla misura straordinaria di liquidità, prevista è pari a 30 milioni di euro disponibili sotto forma di contributi a fondo perduto

Un imprenditore della ristorazione di Siracusa ha formulato una proposta per far sopravvivere un settore devastato dalla pandemia. Critiche al Governo nazionale per aver penalizzato alcune tipologie di locali. Appello alla deputazione nazionale.

La zona arancione scattata in Sicilia ha portato alla chiusura di diverse attività e limitazioni nel capoluogo siciliano

Una delegazione di parlamentari di Siracusa ha incontrato i ristoratori della città che protestano contro le chiusure del Dpcm. Il deputato del M5S Ficara, pur non condividendo del tutto il provvedimento, spiega che è stato varato per contenere il contagio

Le proteste dei titolari di bar, ristoranti e palestre devono aver toccato il cuore del sindaco di Siracusa, che, dopo aver partecipato a tutte le manifestazioni, ha deciso di togliergli qualche pensiero.

Nel corso della manifestazione di ieri sera a Siracusa, i ristoratori hanno ribadito che il loro settore non può essere associato alla movida. "E' un concetto fuorviante che ci ha danneggiato".

Terza manifestazione in due giorni a Siracusa organizzata dai ristoratori che questa sera alle 18 si sono dati appuntamento in piazza Archimede per manifestare contro le chiusure imposte dal Dpcm della Presidenza del Consiglio.

Manifestazione a Siracusa, organizzata dalla Confcommercio, in piazza Duomo, nel cuore di Ortigia, il centro storico di Siracusa, contro il Dpcm del Governo nazionale.

Hanno lanciato un messaggio al Governo nazionale, da piazza Duomo, a Siracusa, gli operatori economici, tra cui ristoratori e gestori di palestre, che hanno manifestato contro il Dpcm della Presidenza del Consiglio.

Le chiusure decise dalla Presidenza del Consiglio, per il contenimento del contagio, non piacciono al sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che ha annunciato l'adozione di provvedimenti a sostegno degli operatori economici maggiormente penalizzati.

Una fiaccolata è stata annunciata per questa sera, intorno alle 18,30, in piazza Vittorio Emanuele, a Pachino. Ad organizzarla sono i ristoratori, fortemente penalizzati dal Dpcm del Governo nazionale.

Contestano i nuovi provvedimenti del governo nazionale. E’ una delle categorie che più di ogni altra ha subito i costi del lockdown prima e delle nuove restrizioni varate in questi giorni dal governo regionale e nazionale.